Bruxelles – “Siamo stati fortunati ad aver avuto come presidente, collega e amico David Sassoli”. Con queste parole, pronunciate in italiano, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha voluto ricordare con affetto il suo compianto predecessore, nel giorno del primo anniversario della sua scomparsa.
Davanti alla parete dedicata ai leader dell’eurocamera, là dove l’11 gennaio scorso Roberta Metsola svelò il ritratto di Sassoli, si è svolta la cerimonia in omaggio all’ex presidente. Sotto la sua foto, davanti a deputati, funzionari e giornalisti, Metsola ha posto un bouquet di fiori. A prendere la parola, oltre alla presidente del Parlamento Ue, anche il capodelegazione del Partito Democratico a Bruxelles, Brando Benifei, che con Sassoli ha condiviso il gruppo politico in Italia e in Europa.
“David aveva una missione, mettere la democrazia e l’integrità al centro di tutte le nostre azioni”, ha ricordato Metsola, che si è fatta carico con determinazione dell’eredità di Sassoli: “La mia responsabilità è continuare il suo lavoro, portare avanti il processo di riforma del Parlamento cominciato con lui, perché quest’aula ha bisogno più che mai di dimostrare la propria integrità”.
La presidente ha ribadito la sua volontà di fare del 2023 un anno di ulteriori riforme per rafforzare “l’indipendenza e la responsabilità” del Parlamento europeo, anche alla luce dello scandalo di presunta corruzione dal Qatar e dal Marocco che vede coinvolti alcuni deputati di Bruxelles. “Non abbiamo scelta, lavorerò con tutti i capigruppo e con tutte le delegazioni, perché l’Europa non rimarrà sotto attacco da chi pensa che il Parlamento possa essere comprato“.
L’attuale presidente dell’istituzione Ue, ha ripercorso l’anno appena terminato, “un anno molto difficile”, ha detto, “cominciato con la morte di David, e continuato con la pandemia e poi con la guerra russa in Ucraina”. Ha quindi ricordato che proprio a Sassoli, in tempi non sospetti (ad aprile 2021), fu vietato l’ingresso in Russia per aver criticato duramente il Cremlino. “Una medaglia d’onore” per lui, ha tenuto a sottolineare.
Il pensiero e il messaggio politico di Sassoli sono stati esaltati anche da Benifei, capodelegazione del Pd, che ha voluto riportare una conversazione avuta con l’ex collega all’emiciclo di Bruxelles: “Ricorderò per sempre- ha raccontato – quando mi disse che, di fronte a decisioni complicate, non bisogna mai dimenticarsi l’orizzonte dei nostri valori fondamentali, la solidarietà, la libertà e la giustizia”. Per omaggiare l’ex presidente e compagno di partito, il Partito Democratico ha annunciato l’istituzione di una borsa di studio in suo nome “per offrire opportunità di tirocinio e studio presso il Parlamento Europeo e onorare concretamente il grande impegno europeo di Sassoli”.