Più cultura per affrontare le sfide della crescita, in linea con quanto prevede la Strategia di Lisbona di uno sviluppo basato sulla conoscenza. E’ questa l’Europa che immagina, da ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini che oggi a Bruxelles ha illustrato a eunews le sue priorità per il semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue. “Un’ Europa più istruita – spiega il ministro – e un’Italia che alzi i tassi di scolarizzazione e un’Unione che investa di più in ricerca potenziando le gradi reti di ricerca nazionali sono le due priorità fondamentali per il semestre”.
Poi c’è il terzo punto, quello sotteso in ogni atto europeo del governo Renzi: “Dobbiamo cominciare a far capire che i fondi che gli stati mettono nell’istruzione non sono costi – sottolinea il ministro – ma sono investimenti, e nei bilanci come tali vanno considerati”. Cioè non debbono essere conteggiati ai fini del deficit.
E in Italia? Questa corsa alla formazione ci vede un po indietro… “Vent’anni fa – rivendica il ministro, che fino a prima di entrare in Parlamento per oltre dieci anni era stata rettore dell’Università per stranieri di Perugia – avevamo la metà dei laureati di oggi, dunque c’è un miglioramento significativo”. Ma la strategia di Lisbona sulla crescita punta ad avere il 40% di laureti, mentre ora siamo al 18% … “è un obiettivo molto ambizioso, ma quasi impossibile, anche tecnicamente ,da realizzare – risponde Giannini -. Ma dobbiamo comunque puntarci”. L’istruzione serve anche, spiega il ministro, ad avere “un dignità sociale maggiore… devi avere una generazione preparata anche per contrastare il disagio sociale”.
La chiave di questo percorso in Italia è “Diritto allo studio, diritto allo studio, diritto allo studio: devono scomparire gli ‘idonei senza borsa’”, i ragazzi cioè che vincono un aiuto economico per studiare ma i soldi non ci sono, e per questo ora “abbiamo messo 170 milioni”. Contemporaneamente però “è necessaria anche una qualificazione maggiore delle Università, che cominciano ad apparire attorno al 150°posto nelle classifiche mondiali”, secondo Giannini “non tutti devono far tutto”, ma invece si deve “premiare la specializzazione”.
(Ha collaborato Letizia Pascale)