Bruxelles – Aumentare il tasso di occupazione femminile: è uno degli ambiziosi obiettivi dei fondi coesione dell’Unione europea. Nel ciclo di programmazione 2014-2020 sono oltre 75mila i progetti che hanno riguardato la parità tra uomo e donna sul mercato del lavoro per un valore complessivo di 176,4 milioni di euro, pari al 36 per cento del totale tra i fondi destinati alla parità di genere nel totale. Dagli ultimi dati annuali dell’Istat emerge che il tasso di occupazione femminile è arrivato al 53,2% nel 2021, con un aumento di +1,1 punti sul 2020 (l’aumento si è fermato a 0,6 punti per gli uomini). Il gap di genere, salito a 19,8 punti nel 2020, nel 2021 è tornato a diminuire pur rimanendo molto alto (19,3 punti).
Dati incoraggianti, certo, ma lontanissimi dalla media europea: il tasso di occupazione medio nella Ue è al 63,4%. Per fare qualche esempio di come i fondi di coesione per la parità di genere sul mercato del lavoro possono essere spesi si può citare quello della Regione Lombardia, per il quale sono stati investiti in tutto 56 milioni di euro. Si tratta, in particolare, dell’iniziativa “Dote Unica Lavoro”: con il sostegno di contributi monetari a imprenditrici ha offerto la possibilità di migliorare le opportunità di ricerca e accompagnamento al lavoro attraverso i servizi dedicati alla ricerca del lavoro, formazione e auto-imprenditorialità.