Bruxelles – Un altro mese di detenzione. I giudici di Bruxelles hanno deciso che Eva Kaili, ex vice-presidente del Parlamento europeo ma deputata ancora in carica, dovrà restare in carcerazione preventiva ancora un mese, nel quadro dell’inchiesta sul Qatargate, che la vede coinvolta insieme al suo compagno Francesco Giorgi.
Una nota della procura emessa nella serata di oggi (22 dicembre) spiega che dopo l’udienza di questa mattina, nella quale gli avvocati della parlamentare chiedevano che fosse rilasciata con il vincolo del braccialetto elettronico, così come sembrava già deciso e poi però negato anche per l’altro inquisito Niccolò Figà Talamanca, “con ordinanza la camera di consiglio ha prorogato di un mese la carcerazione preventiva di E.K.”
La nota aggiunge che “se, entro 24 ore, viene proposto ricorso contro tale decisione, l’interessato comparirà entro quindici giorni dinanzi alla camera d’accusa presso la Corte d’appello di Bruxelles”.