Bruxelles – Non poteva essere più chiara la condanna del Parlamento europeo nei confronti dei Mondiali di calcio in Qatar e della FIFA: in una risoluzione approvata per alzata di mano ieri (24 novembre) all’emiciclo di Strasburgo, gli eurodeputati hanno espresso il loro cordoglio per le “migliaia di lavoratori migranti morti durante i preparativi per la Coppa del mondo”, chiedendo che vengano acclarate al più presto le responsabilità e che le famiglie delle vittime siano risarcite.
Il “Fondo di sostegno e assicurazione dei lavoratori” da 350 milioni di dollari, messo a disposizione dalle autorità di Doha, secondo l’ Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha risarcito i familiari per 320 milioni. Per l’europarlamento non è abbastanza: i deputati “si rammaricano che molti lavoratori in Qatar e le loro famiglie siano stati esclusi dal suo campo di applicazione e chiedono che il fondo sia esteso per includere tutte le persone colpite dall’inizio dei lavori legati alla Coppa del Mondo, coprendo anche i decessi dei lavoratori e altri violazioni dei diritti umani”.
Il Parlamento europeo punta il dito contro la FIFA, sottolineando che lo stato del Golfo ha vinto la procedura di gara per la Coppa del Mondo tra “accuse credibili di concussione e corruzione”. Una corruzione, quella in seno alla FIFA, “dilagante, sistemica e radicata”, che avrebbe “gravemente danneggiato l’immagine e l’integrità del calcio mondiale”. L’aula di Strasburgo lancia un appello ai Paesi membri, in particolare quelli con grandi leghe nazionali di calcio, come Germania, Francia, Italia e Spagna, a “esercitare pressioni sulla UEFA e sulla FIFA per riformare radicalmente” la Federazione.
Per porre fine a quelle che gli eurodeputati definiscono operazioni di “sportwashing“, gli eventi internazionali “non dovrebbero più essere assegnati a Paesi in cui i diritti fondamentali sono violati e dove prevale la violenza sistematica di genere”. La risoluzione tocca anche la questione dei diritti negati alla comunità LGBTQ+, sottolineata in aula dalla delegazione italiana del Movimento 5 stelle, i cui rappresentanti si sono presentati con la fascia arcobaleno “One love” vietata dalla FIFA durante la competizione (pena un cartellino giallo). I deputati evidenziano “gli abusi perpetrati dalle autorità del paese” ai danni delle persone LGBTQ+, incluso “l’uso di leggi nazionali che consentono di detenere queste persone senza accusa o processo per un massimo di sei mesi”.
Oggi abbiamo indossato, durante il voto sulla risoluzione sui diritti umani in #Qatar, la fascia #OneLove, proibita durante le partite della Coppa del Mondo: un gesto simbolico per esprimere solidarietà alla comunità LGBTQ e ai calciatori a cui è stato vietato di indossarla. pic.twitter.com/SLVDNcsS8J
— M5S Europa (@M5S_Europa) November 24, 2022