Bruxelles – Dare priorità all’accesso senza interruzioni al gas naturale per i produttori di fertilizzanti nei loro piani di emergenza nazionali in caso di razionamenti, sostegni mirati agli agricoltori, diversificazione dei fornitori (da Russia e Bielorussia) e transizione verso fertilizzanti “organici ed ecologici”. La Commissione europea ha adottato oggi (9 novembre) una comunicazione per orientare il lavoro degli Stati membri nel garantire la “disponibilità e l’accessibilità economica” dei fertilizzanti, con una serie di raccomandazioni e azioni che gli Stati membri possono mettere in campo per affrontare la crisi dei prezzi dei fertilizzanti, di cui la produzione e il costo dipendendo in buona parte dal gas naturale, al centro della crisi geopolitica con la Russia.
L’aumento vertiginoso dei prezzi del gas ha portato a un aumento dei prezzi di fertilizzanti minerali (Bruxelles stima in +149 per cento l’aumento dei fertilizzanti azotati tra settembre 2021 e 2022), a cui si aggiunge il fatto che l’Ue importava buona parte dei fertilizzanti da Russia e Bielorussia, ridotta dopo l’inizio della guerra. La comunicazione non prevede proposte legislative concrete, ma mette in fila una serie di azioni e raccomandazioni che gli Stati membri possono attuare a livello nazionale o che l’Ue pensa di proporre nei prossimi mesi.
The main purpose of today’s Communication is to provide guidance to Member States on the actions we can take, to lead co-ordination, and to set the direction for the future.
The challenge for harvest 2023 has already begun.
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— Janusz Wojciechowski (@jwojc) November 9, 2022
La raccomandazione più importante ai governi è quella di considerare i produttori di fertilizzanti “un settore critico” e dunque garantirvi priorità all’accesso continuo al gas naturale nei piani di emergenza nazionali che gli Stati membri devono mettere a punto in caso di razionamento del gas; a fornire sostegni mirati agli agricoltori colpiti dai costi alti della produzione; e a sostituire (dove possibile) i fertilizzanti minerali con fertilizzanti organici per ridurre la dipendenza dell’UE dal gas e l’impronta di carbonio del settore. Bruxelles incoraggia inoltre gli Stati membri a sostenere investimenti in idrogeno e biometano rinnovabili per la produzione di ammoniaca, utile a sua volta alla produzione dei fertilizzanti.
Nell’agenda dei prossimi mesi, la Commissione europea afferma di voler esaminare di utilizzare la riserva agricola di 450 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2023 a favore degli agricoltori colpiti dagli alti costi dei fattori di produzione. A marzo in un pacchetto di misure temporanee, Bruxelles aveva già deciso di mobilitare 500 milioni di euro dalla riserva di stabilità per il 2022 per le esigenze del settore e quindi l’intento è quello di ripetere l’operazione anche per il prossimo anno. Sempre il prossimo anno, Bruxelles prevede di lanciare un osservatorio del mercato dei fertilizzanti per condividere i dati su produzione, uso, prezzi e commercio e sempre il prossimo anno adotterà un Piano d’azione per la gestione integrata dei nutrienti per promuoverne un uso più efficiente dei nutrienti, tenendo conto dei punti di partenza degli Stati membri. Attraverso il programma europeo di ricerca Horizon Europe, l’Ue investito 180 milioni di euro in progetti “sull’ottimizzazione del bilancio dei nutrienti, prodotti fertilizzanti alternativi e soluzioni naturali per la gestione dei nutrienti”.