Bruxelles – La Commissione europea mantiene la promessa, ed eroga i 21 miliardi di euro promessi all’Italia a settembre nell’ambito del programma di ripresa post-pandemico, NextGenerationEu. Si tratta della seconda tranche di pagamenti (10 miliardi di euro in sovvenzioni e 11 miliardi di euro in prestiti) effettuati dall’esecutivo comunitario sulla scia dell’operato del governo Draghi. E’ stata la precedente squadra di governo a negoziare con Bruxelles la strategia tricolore di ripresa, e adesso l’esecutivo Meloni raccoglie la dota lasciata in eredità. E’ anche un ulteriore messaggio per l’attuale inquilino di palazzo Chigi, che vorrebbe rinegoziare il piano nazionale di ripresa (Pnrr).
Riconsiderare gli impegni e le politiche di rilancio è stato uno dei temi sollevati da Meloni in occasione della sua visita nella capitale dell’Ue nella veste di capo di governo. Ne ha discusso con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in ragione della guerra in Ucraina e ciò che ne è derivato. L’inflazione al 10 per cento e aumento generale di prezzi e materie prime cambiano le condizioni del gioco. Questa la convinzione dell’Italia. Mentre si cerca di giocare una partita tutta politica, l’Europa ricorda cosa c’è in ballo a bocce ferme.
Oggi il secondo pagamento del #PNNR italiano. 21 miliardi. Riforme e investimenti per l’ambiente l’innovazione e il sociale. Con l’anticipo e il primo pagamento siamo a 67 miliardi, la metà del totale erogato da #NextGeneration. Per l’Italia la grande sfida continua.
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) November 8, 2022