Bruxelles – Il terzo primo ministro in meno di quattro mesi. Il Partito Conservatore del Regno Unito ha proclamato oggi (lunedì 24 ottobre) Rishi Sunak come nuovo leader e, di conseguenza, come prossimo inquilino di Downing Street 10. La nomina è arrivata dopo le dimissioni di Liz Truss di giovedì scorso (20 ottobre), rese inevitabili dalla grave crisi finanziaria scatenata dalla proposta di riforma fiscale del governo più breve della storia del Paese.
Ex-cancelliere dello Scacchiere (l’equivalente del ministro dell’Economia) nel governo di Boris Johnson, 42 anni, esponente dell’ala destra del partito e sostenitore della Brexit, Rishi Sunak è stato l’unico candidato ad aver raccolto il sostegno di più di 100 parlamentari conservatore, la pre-condizione per accedere alle primarie per la leadership del partito. Ora attende ora solo le dimissioni formali della dimissionaria Truss nelle mani del sovrano Carlo III per essere designato automaticamente premier del Regno Unito e sarà il primo capo di governo di origini indiane (è nato a Southampton da padre keniota e madre tanzaniana emigrati in Inghilterra, ed entrambi di origini indiane).
L’unica rivale di Sunak rimasta dopo la rinuncia ufficiale di Johnson ieri sera – la leader della Camera dei Comuni ed ex-segretaria allo Sviluppo internazionale, Penny Mordaunt – si è ritirata dalla corsa, riconoscendo la sconfitta davanti al Comitato 1922 (il gruppo parlamentare tory alla Camera dei Comuni). Rishi Sunak era andato vicino alla leadership tory e alla porta di Downing Street 10 a inizio settembre, quando era stato sconfitto da Truss nel ballottaggio tra gli iscritti (nonostante fosse stato il più votato tra i parlamentari). A rimetterlo in pista è stata la fine repentina dello stesso governo guidato dall’ex-capa negoziatrice delle relazioni post-Brexit con l’Unione Europea.
“Congratulazioni al prossimo primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak”, ha commentato su Twitter la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, auspicando una “una relazione forte e costruttiva” con Londra. Le congratulazioni di circostanza non tradiscono però la tiepidezza dei rapporti tra le due sponde della Manica e l’urgenza di “un momento di enormi sfide”, ha sottolineato Metsola: “L’Europa ha bisogno di stabilità politica ed economica, i nostri interessi fondamentali rimangono gli stessi“. Messaggio simile a quello del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel: “Lavorare insieme è l’unico modo per affrontare le sfide comuni… e portare stabilità è la chiave per superarle”.
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