Bruxelles – Attenzione alla spesa e attenta valutazione sugli impatti delle misure per l’inflazione. Paolo Gentiloni detta la linea ai governi dell’Ue in vista delle leggi di bilancio che dovranno arrivare a Bruxelles entro fine mese, ma che gli Stati dell’eurozona dovranno far pervenire già domani (15 ottobre). Il commissario per l’Economia anticipa che quest’anno, alla luce della situazione tutta nuova venutasi a creare sulla scia del conflitto russo-ucraino, la Commissione esaminerà i documenti per essere certo che non la aggravino ulteriormente. I piani di bilancio “dovrebbero evitare di alimentare ulteriormente l’inflazione, minare i progressi verso i nostri obiettivi climatici o creare un onere permanente per le finanze pubbliche“. I documenti programmatici di bilancio per il 2023 “li valuteremo anche in questa prospettiva”.
Una sottolineatura che vale soprattutto per l’Italia e il nuovo governo in via di formazione. Le elezioni del 25 settembre non consentono al Paese di rispettare le scadenze fissate dalle regole sul coordinamento del ciclo economico, e la Commissione dovrà aspettare che l’esecutivo Meloni produca la nuova bozza di finanziaria. L’auspicio è che i tempi propri del processo democratico non vadano troppo le lunghe, e che la ricetta tricolore non produca nuovo debito da cui sarebbe difficile rientrare e non contribuiscano ad alimentare un’inflazione che almeno fino al 2024 non tornerà ai livelli del 2 per cento.
Il contenimento dell’inflazione, a livello Ue, è qualcosa di più di uno sforzo e di un obiettivo politico-economico. E’ un impegno assunto in sede internazionale, soprattutto con i principali interlocutori. Gentiloni offre le sue indicazioni al termine dell’Eurogruppo informale straordinario organizzato in occasione della missione a Washington per il tradizionale dialogo con il Fondo monetario internazionale. Al segretario per il Tesoro americano, Janet Yellen, è stata condivisa la necessità di ridurre il rincaro dei prezzi che riguardano i consumi ma pure la produzione. La qualità e l’affidabilità delle leggi di bilancio risulta ancor più necessaria alla luce degli impegni presi in chiave internazionale.