dall’inviato a Strasburgo – “Finalmente ci siamo”. Margrethe Vestager non può nascondere una certa soddisfazione per il voto finale dell’Aula del Parlamento europeo che apre la strada al caricatore universale, che sarà legge dall’autunno 2024.– Un totale di 602 sì, 13 no, 8 astenuti, che la vicepresidente esecutiva responsabile per il mercato digitale saluta con grande entusiasmo. Del resto il cambiamento non è di quelli da poco. Anzi. Indipendentemente dal produttore, tutti i nuovi telefoni cellulari, tablet, fotocamere digitali, auricolari e cuffie, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, cuffiette e laptop ricaricabili via cavo, che operano con una potenza fino a 100 Watt, dovranno essere dotati di una porta USB-C. Poi, dal 2026, lo stesso si applicherà per i computer portatili.
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La rivoluzione tecnologia voluta dall’Unione europea è stata resa ancor più grande, nella portata, dal Parlamento europeo. L’istituzione democraticamente eletta dall’UE ha voluto ampliare la portata del provvedimento e includere più tipologie di prodotti per il caricatore unico. I laptop sono forse l’esempio più lampante di questo impegno, perché non era previsto all’inizio che anche i pc fossero coperti dalle nuove regole.
Meno fili, meno cavi, meno assilli. La vita di tutti i giorni per gli europei cambieranno in meglio. Un solo caricabatterie, universale, che oltretutto non pone problemi per la ricarica rapida. Tutti gli apparecchi che la supportano, avranno la stessa velocità di ricarica, il che consentirà agli utenti di ricaricare i propri dispositivi alla stessa velocità con qualsiasi caricabatterie compatibile. Vita più semplice e anche più economica. Si stima che i nuovi obblighi aiuteranno i consumatori a risparmiare fino a 250 milioni di euro l’anno sull’acquisto di caricabatterie inutili, liberando l’ambiente di circa 11mila tonnellate di rifiuti elettronici.
Il Parlamento ha deciso di procedere speditamente su quella che ha rappresentato una battaglia di principio. Il via libera in commissione Mercato interno ad aprile, quindi il primo voto d’Aula a maggio. Ora il via libera.