Bruxelles – Una nuova partnership per dar vita a una catena di approvvigionamento dell’idrogeno transatlantica, con le prime consegne dirette in Europa previste già nel 2025. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro canadese Justin Trudeau hanno promosso ieri una dichiarazione di intenti per stabilire una “alleanza per l’idrogeno” tra Canada e Germania, aumentando gli investimenti nell’idrogeno come vettore energetico e stabilire un corridoio di approvvigionamento che arrivi in Germania, con le prime consegne previste già entro tre anni. “Il futuro è nell’idrogeno: stabiliremo un mercato comune con il Canada entro il 2025”, ha spiegato Scholz, dicendosi soddisfatto dell’accordo concluso. “Si tratta di investire e costruire catene di approvvigionamento”. Puntare sull’idrogeno, per fare meno affidamento sul gas in futuro.
In base all’accordo, il Canada porterà avanti la produzione di idrogeno, in particolare da elettricità rinnovabile, per l’esportazione in Germania, mentre Berlino si è impegnata a sostenere potenziali importatori e consumatori di idrogeno verde. Nascerà una task force con i rappresentanti del settore di entrambe le parti al fine di promuovere insieme i progetti faro, che potenzialmente saranno co-finanziati dalle parti. Nella dichiarazione di intenti non vengono indicati i volumi precisi delle esportazioni che seguiranno.
L’idrogeno è una parte essenziale dei piani dell’Unione europea per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi. Un impegno politico assunto dai leader dei Ventisette dopo l’invasione russa dell’Ucraina, avviata lo scorso 24 febbraio. Nel piano RepowerEU presentato lo scorso maggio, Bruxelles ha fissato a 10 milioni di tonnellate di produzione interna di idrogeno rinnovabile e 10 milioni di tonnellate di importazioni entro il 2030 l’obiettivo per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e sostituire il gas naturale, il carbone e il petrolio nelle industrie e nei settori dei trasporti difficili da decarbonizzare.
L’intesa è stata siglata nella città portuale di Stephenville, nella provincia di Terranova e Labrador, dal ministro tedesco per gli affari economici e la protezione del clima, Robert Habeck, e il ministro canadese dell’energia, Jonathan Wilkinson. Per Habeck “l’accordo sull’idrogeno tra Canada e Germania rappresenta un’importante pietra miliare nell’accelerare la crescita del mercato internazionale dell’idrogeno verde e aprendo la strada a nuovi progetti di cooperazione transatlantica. In questo modo, vogliamo costruire specificamente una catena di approvvigionamento transatlantica per l’idrogeno verde”.
La firma è arrivata a conclusione di un viaggio di tre giorni (iniziato domenica) di Scholz in Canada per rafforzare la partnership energetica oltreoceano. Berlino cerca il sostegno di quello che definisce un “alleato affidabile” transatlantico sulla crisi energetica dovuta alla guerra di Russia in Ucraina. L’incontro tra i leader non si è concentrato solo sull’idrogeno. Berlino spera che il Canada possa aumentare le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL), per diversificare le importazioni di gas russe. Il Canada attualmente non ha terminali di GNL, anche se sono in ballo due progetti in costruzione sulla costa occidentale del Paese. “Il Canada è il nostro partner preferito per la nostra diversificazione energetica. Ciò significa aumentare le nostre importazioni di GNL. Ci auguriamo che il GNL canadese svolga un ruolo importante in questo”, ha sottolineato Scholz.