Bruxelles – Si avvina l’autunno e per la Commissione Europea è già tempo di pensare alla prossima campagna vaccinale contro il Covid-19. “L’aumento dei tassi di vaccinazione e di richiamo sarà fondamentale per la pianificazione dei mesi autunnali e invernali“, ha spiegato la commissaria per la Salute, Stella Kyriakides, anticipando che si attende solo il via libera dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) alle autorizzazioni per i vaccini contro le varianti del Covid-19, come parte degli “strumenti necessari degli Stati membri Ue” per garantire “al meglio” la preparazione comune dell’Unione nel corso del prossimo autunno e inverno.
Se l’approvazione dell’Ema potrebbe già arrivare a settembre, la Commissione Europea ha trovato oggi (martedì 9 agosto) l’accordo formale con Moderna sulla modifica dei calendari di consegna già concordati, per la consegna da settembre – e durante l’autunno e l’inverno – delle dosi previste inizialmente in estate. “Questo accordo garantirà agli Stati membri l’accesso alle dosi di vaccino necessarie al momento giusto per proteggere i nostri cittadini”, ha aggiunto la commissaria Kyriakides, ricordando che in questo modo sarà garantito alle autorità nazionali l’accesso a scorte aggiuntive di vaccini – “compresi quelli adattati alle varianti, se autorizzati” – proprio nel momento in cui saranno più necessari per le campagne nazionali nell’Ue e per gli impegni di solidarietà con i Paesi terzi.
L’accordo siglato oggi prevede anche che, nel caso in cui uno o più vaccini adattati ricevano l’autorizzazione all’immissione in commercio, gli Stati membri possano scegliere di ricevere questi vaccini nell’ambito dell’attuale contratto. Inoltre, su richiesta di alcune capitali Ue, è prevista la consegna di “ulteriori 15 milioni di dosi di vaccini contenenti Omicron”, sempre previa “autorizzazione all’immissione in commercio entro tempi che consentirebbero l’uso di queste dosi per le loro campagne di vaccinazione”, specifica la nota dell’esecutivo comunitario.