Bruxelles – Rispondere alle necessità immediate, quali il ripristino delle infrastrutture “più essenziali” danneggiate o il sostegno alle imprese partecipate “strategiche”. O ancora, garantire la fornitura dei servizi municipali interrotti e sostenere misure di efficienza energetica e necessità energetiche urgenti in vista della stagione fredda. Per tutto questo l’Unione europea ancora una volta si mobilita e va in soccorso dell’Ucraina, attraverso l’azione della Banca europea per gli investimenti. La BEI mette a disposizione aiuti per 1,59 miliardi di euro. Di questi, 1,05 miliardi potrà essere dato “immediatamente”, fa sapere l’istituto di Lussemburgo.
Questo pacchetto di aiuti si aggiunte a quello da 668 milioni già varato nei mesi scorsi. “Come il primo, questo nuovo finanziamento viene offerto a condizioni vantaggiose anche a lungo termine”, precisa la BEI. Mentre Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo della Commissione europea per un’economia al servizio delle persone, assicura che non l’impegno a sostegno di Kiev non finirà qui. “La Commissione europea continuerà a lavorare con gli Stati membri dell’UE e i nostri partner internazionali per sostenere l’Ucraina a tutti i livelli, per tutto il tempo necessario”.
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Anche la presidente Ursula von der Leyen insiste. “Stiamo dalla parte dell’Ucraina”, ribadisce con fermezza. E incassa una volta di più ringraziamenti e attestati di stima dal partner orientale. Nello specifico quelli di Sergii Marchenko, ministro delle Finanze dell’Ucraina. “Sono grato alla BEI e all’Unione europea per la cooperazione e il sostegno finanziario di lunga data e per essere stati al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Questi aiuti da 1,59 miliardi di euro rappresentano “un ulteriore contributo significativo alle esigenze di finanziamento immediate del Paese, che sono sotto pressione senza precedenti a causa dell’invasione russa”.
Il membro di governo ucraino non perde occasione per richiamare l’UE ai suoi impegni. Il sostegno immediato è certamente necessario, ma ancor più lo sarà quello di medio e lungo periodo. “Per ricostruire l’Ucraina, abbiamo bisogno di un forte sostegno globale e di una crescente assistenza finanziaria“. Passaggio non casuale. Per la ricostruzione dell’Ucraina l’Ue ha promesso nove miliardi di euro, ma è arrivata ad un accordo per ‘appena’ un miliardo, e dopo non poche difficoltà.