Bruxelles – La Commissione europea è ormai convinta che i flussi di gas russo non torneranno a scorrere attraverso il Nord Stream 1 tanto presto e si prepara allo “scenario peggiore”, ovvero la completa interruzione delle forniture russe all’Europa. “Stiamo lavorando sulla base del presupposto che (il gasdotto, ndr) non tornerà in funzione”, ha ammesso questa mattina (19 luglio) il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, a margine di un evento a Singapore, citato dal Wall Street Journal. Nord Stream 1 – controllato dal gigante russo del gas Gazprom – è la principale infrastruttura per il trasporto del gas russo all’Europa, con 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno trasferiti dalla Russia alla Germania, passando sotto al Mar Baltico.
Gli impianti di Nord Stream sono fermi in una manutenzione programmata (e strumentale) da parte del Cremlino da lunedì 11 luglio, per dieci giorni. Il periodo di fermo, dunque, dovrebbe concludersi questo giovedì (21 luglio), ma Bruxelles è ormai certa che non sarà così e i flussi non ripartiranno. Nelle scorse ore sono emerse varie indiscrezioni a mezzo stampa secondo cui la compagnia russa Gazprom avrebbe comunicato già ad alcuni clienti in Europa di non poter garantire le forniture di gas a causa di circostanze “straordinarie”.
Su cosa attende i Paesi membri dopo il prossimo giovedì è incognita ma . “E’ impossibile per noi predire le prossime mosse del (gigante del gas russo) Gazprom”, ha chiarito il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, durante il briefing quotidiano con la stampa. “Ad oggi ci sono almeno 12 Stati membri che hanno sperimentato un taglio parziale o totale alle forniture di gas”. E dal momento che la Commissione europea sta preparando un piano di emergenza per la riduzione della domanda di energia, stiamo “prendendo in considerazione lo scenario peggiore possibile”, ovvero un’interruzione totale delle forniture all’Europa. La presentazione del piano in questione è prevista domani da parte di Bruxelles e “stiamo lavorando a ogni possibile scenario e uno di questi è la possibilità che i flussi di gas non riprendano”, ha precisato il portavoce.