La giornata del 19 giugno a Lussemburgo si apre con il Consiglio Lavoro e Affari sociali a cui parteciperà anche il ministro italiano del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. I ministri del Lavoro dell’Ue, in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno, valuteranno i contributi che il prossimo semestre europeo potrà portare in termini di occupazione e politiche sociali. Verranno inoltre discussi i progressi di Eures, la rete europea dei servizi per l’impiego e sarà analizzato il ruolo delle donne nel tessuto economico. Altro obiettivo in agenda è raggiungere un approccio condiviso per la piattaforma europea usata per prevenire e combattere l’economia sommersa.
Il 19 sarà anche il turno dell’Eurogruppo: i ministri dell’Economia e delle Finanze dei paesi dell’Eurozona discuteranno del semestre europeo e presenteranno il loro programma di lavoro per la seconda parte del 2014. Al centro del dibattito saranno le raccomandazioni specifiche per paese fatte dalla Commissione europea. L’agenda prevede anche un punto sullo stato di attuazione del programma della Grecia e una riflessione sulla probabile adozione della moneta unica da parte della Lituania.
Il Consiglio Ecofin si riunirà il 20 giugno e i tuii I 28 ministri dell’Economia e delle Finanze europei saranno chiamati ad esprimersi sulle raccomandazioni che la Commissione europea ha fatto a inizio giugno ai singoli Stati membri. Prima dell’approvazione, puramente formale visto che il via libera definitivo dovrà avvenire al vertice Ue del 26 e 27 giugno, i ministri discuteranno delle riforme e degli obiettivi di bilancio che la Commissione ha indicato nei documenti pubblicati all’inizio del mese e che ogni paese dovrà incorporare nei propri piani di riforma da attuare durante l’anno. Sul fronte italiano ci si attende che venga confermato l’approccio morbido con il quale Bruxelles attenderà le nostre correzioni di bilancio e le riforme promesse per i prossimi mesi.
Nel corso del Consiglio Ecofin si parlerà anche dell’adozione della moneta unica da parte della Lituania a partire dal primo gennaio 2015, come proposto dalla Commissione. Il via libera definitivo dovrà arrivare dal Consiglio europeo. In agenda verrà infine discussa la proposta di budget europeo per il 2015 fatta dalla Commissione ed è prevista la chiusura delle procedure per deficit eccessivo di Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Slovacchia.