Gli europei sono insoddisfatti del servizio e vogliono più concorrenza nel trasporto ferroviario. I più arrabbiati sono gli italiani. E’ quanto emerge da un sondaggio di Eurobarometro condotto per conto della direzione generale per la Mobilità e i trasporti della Commissione europea in venticinque paesi dell’Unione (sono rimasti esclusi Malta e Cipro) su un campione di 25.591 persone.
In Italia sono stati registrati i dati peggiori nel settore: il 61%, la cifra più alta tra i Paesi europei, si è dichiarato “non soddisfatto” del servizio. Subito dopo di noi, ma comunque meglio, Romania, 60% e Bulgaria, 58%. Per avere un servizio migliore l’80% degli italiani crede che sia necessaria una maggiore apertura alla concorrenza.
In generale sette cittadini dell’Ue su dieci (71%) si dicono favorevoli all’apertura dei loro mercati nazionali e regionali, e quasi otto su dieci (78%) sono certi che una maggiore concorrenza equivalga a un miglior servizio. E’ quanto emerge dal sondaggio. I numeri mostrano una generale insoddisfazione per i propri servizi di trasporto ferroviario nazionale, cui si accompagna una diffusa convinzione che un’apertura del mercato a più operatori gioverebbe al sistema di trasporto. Dal sondaggio Eurobarometro emerge che meno della metà degli europei è soddisfatta dei rispettivi sistemi ferroviari nazionali (46%), anche se negli ultimi 5 anni qualcosa sembra essere cambiato in meglio (nel 1997 a essere contenti dei propri treni erano il 41% degli intervistati). Resta tuttavia il dato per cui il grado di soddisfazione è generalmente basso negli Stati membri dell’Europa centrale e sudorientale (Repubblica ceca, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Romania, Bulgaria e Grecia). Dall’altro lato per la maggior parte degli europei l’apertura alla concorrenza inciderà positivamente sui prezzi dei biglietti (lo sostiene il 72% degli intervistati), la qualità dei servizi ai passeggeri a bordo (71%), la comodità e la pulizia delle carrozze (70%), la frequenza dei convogli (68%), la puntualità dei treni (66%), le modalità di gestione delle compagnie ferroviarie (63%) e il numero di stazioni o percorsi serviti (62%). Non solo: la maggioranza assoluta degli europei crede che più concorrenza nel mercato ferroviario avvantaggerà i passeggeri (78%), gli operatori privati del settore (68%) e il personale degli operatori del trasporto ferroviario (55%). Infine il treno del futuro dovrà essere più tecnologico: due terzi degli europei intervistati (65%) hanno espresso il desiderio di diverse modalità per l’acquisto dei biglietti, in linea, tramite smartphone.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_388_en.pdf