Bruxelles – Una camicia bianca, con ricami geometrici colorati e motivi floreali. Oggi, 19 maggio, è la giornata mondiale della Vyšyvanka e per l’occasione anche tre leader delle istituzioni UE hanno deciso di farsi fotografare indossando l’abito tradizionale ucraino. Invitate dalla premier lituana, Ingrida Šimonytė, a condividere il gesto di solidarietà verso il Paese colpito dalla guerra russa, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová, e la numero uno del Parlamento UE, Roberta Metsola, hanno risposto all’appello, sottolineando l’importanza simbolica dell’iniziativa.
Secondo la tradizione, l’abito tradizionale ucraino avrebbe “poteri protettivi”, ha ricordato nel suo tweet la prima ministra della Lituania, intendendo la vyšyvanka come “un simbolo della fiducia dell’UE” in Kiev e nel suo futuro europeo. Oggi “con gli abiti ucraini tradizionalmente ricamati auguriamo all’Ucraina forza nella lotta per la libertà” dall’aggressione russa: “Che l’unità fiorisca!” Con la stessa camicia che in questo giorno i cittadini ucraini indossano “in tutto il mondo”, la presidente Metsola ha voluto ribadire che “la lotta degli ucraini per la libertà è anche la nostra battaglia“. Allo stesso modo, la leader dell’esecutivo comunitario ha deciso di celebrare la “vibrante e ricca cultura ucraina” che, come ogni terzo giovedì di maggio, esprime con la vyšyvanka “unità e identità nazionale”. Ecco perché “in questi tempi difficili, stiamo con i nostri amici ucraini“, ha aggiunto von der Leyen. “Si ritiene che il ricamo geometrico abbia poteri per mobilitare, proteggere e dare la forza necessaria nella lotta per la libertà”, ha spiegato la vicepresidente Jourová: “Mi unisco agli ucraini e ai loro amici in tutto il mondo per mostrare unità”.
Il ricamo è l’elemento fondamentale dell’abito tradizionale ucraino, sia per quello maschile sia per quello femminile. In origine, il filo veniva tinto con cortecce, foglie, fiori e bacche, consegnando al colore della vyšyvanka le caratteristiche naturali dell’ambiente in cui veniva realizzata. Nel ricamo ucraino (esiste anche nella cultura bielorussa), i colori di base sono il nero, il rosso e il bianco, mentre il giallo, il blu e il verde sono complementari. Le fonti storiche riportano la pratica del ricamo sul territorio dell’attuale Ucraina già nel quinto secolo avanti Cristo, e dopo due millenni e mezzo è diventata un’arte altamente professionale.
La giornata mondiale della Vyšyvanka non è una festività in Ucraina, ma è comunque celebrata come una delle espressioni più condivise della cultura nazionale. Si tiene il terzo giovedì del mese di maggio e si pone come obiettivo – nel Paese e all’estero – di preservare la tradizione popolare. La nascita di questa tradizione è legata all’idea di una studentessa universitaria, che ha portato nel 2006 i compagni dell’Università di Černivci a indossare nello stesso giorno la camicia tradizionale ricamata. Negli anni successivi, la pratica si è estesa a tutto il Paese ed è stata scelta come data fissa un giorno feriale per sottolineare che la vyšyvanka è una componente della vita e della cultura degli ucraini e non qualcosa di relegato al passato.
Quest’anno, a quasi tre mesi dall’inizio dell’invasione russa del Paese, l’abito tradizionale ucraino è diventato uno dei simboli dell’unità e dell’attaccamento all’identità nazionale di fronte all’aggressione esterna: anche il presidente, Volodymyr Zelensky, ha pubblicato un video su Twitter in cui indossa la vyšyvanka. Il gesto della premier lituana e delle tre leader delle istituzioni UE si allinea alla volontà di continuare a supportare con azioni simboliche e pratiche la resistenza dell’Ucraina, ribandendo quasi quotidianamente la vicinanza dell’Unione a Kiev e la prospettiva comune dei popoli europei.
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