Bruxelles – Motore avanti tutta. Il mondo delle crociere può tirare un sospiro di sollievo: l’UE ha approvato il regime italiano da 2,2 milioni di euro a sostegno del settore, dal gir0 d’affari non indifferente. Si tratta di interventi varati per far fronte alle ricadute economiche della pandemia di COVID-19, che tra le varie cose ha spento i motori delle navi turistiche. L‘aiuto assumerà la forma di sovvenzioni, e sarà pari al totale dei diritti portuali che le compagnie hanno pagato per l’attracco nei porti italiani nel periodo compreso tra il 24 luglio e il 31 dicembre 2021, quando le navi sono rimaste attraccate in modo forzoso causa crisi del mercato. Qualora l’importo complessivo dei diritti portuali pagati sia superiore a 2,2 milioni di euro, e autorità italiane distribuiranno i fondi proporzionalmente ai diversi operatori del settore.
Lo schema tricolore, a detta dell’antitrust comunitario, “è in linea” con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo sull’allentamento delle regole di concorrenza causa pandemia, e oltretutto sarò limitato nel tempo una volta concesso (il che si prevede entro il 30 giugno 2022). In sintesi, alla luce delle ripercussioni economiche la Commissione europea ritiene la misura “necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro”. Una buona notizia per gli addetti e gli occupati del comparto, una notizia meno buona per l’ambiente.
Le navi da crociera rappresentano una fonte di inquinamento piuttosto evidente, che male si sposa con gli obiettivi di sostenibilità che l’UE si è posta e che la crisi energetica ha rilanciato con maggior forza.