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    Home » Non categorizzato » “Bilanci Nato non in ordine, serve più trasparenza”, la denuncia della Corte dei conti olandese

    “Bilanci Nato non in ordine, serve più trasparenza”, la denuncia della Corte dei conti olandese

    La maggior parte delle spese effettuate dalla Nato non è di pubblico dominio. Quasi nessuno sa come e dove vengono impiegati i soldi forniti dagli alleati. La Corte dei conti olandese, con il lancio di un nuovo sito web, chiede che i bilanci siano resi noti

    Valeria Strambi di Valeria Strambi
    10 Giugno 2014
    in Non categorizzato

    A quanto ammonta il flusso di denaro che arriva nelle casse della Nato? Da dove provengono e come vengono spesi questi soldi? A chiederselo è la Corte dei conti olandese che, con il lancio di un nuovo sito web in cui sono ricostruiti i finanziamenti più o meno trasparenti ricevuti dalla Nato negli ultimi 40 anni, invita la North Atlantic Treaty Organization a fare chiarezza sui propri bilanci.

    “La Nato in questo momento potrebbe sprecare un sacco di soldi, oppure essere a corto di contanti – ha affermato Saskia Stuiveling, presidente della Corte dei conti nazionale olandese – francamente, non ne abbiamo idea”. Lo scopo di questa iniziativa è di portare all’attenzione pubblica la questione e di renderla all’ordine del giorno in vista della prossima Assemblea parlamentare della Nato che si terrà all’Aia nel novembre del 2014.

    Attraverso la rete, la Corte dei conti – che si occupa tra le altre cose di controllare quanto spende l’Olanda ogni anno per la difesa – ha deciso di rendere pubblico ciò che si sa sulla Nato, ma soprattutto ciò che non si sa. “Non abbiamo un mandato specifico di revisione dei conti della Nato – ha spiegato Saskia Stuiveling – ma il nostro ruolo è anche quello di dare dei consigli all’International board of auditors for Nato (Iban), team indipendente di revisori che si occupa proprio di questo. Insieme all’Iban e alle altre istituzioni di controllo dei Paesi membri abbiamo concluso da diversi anni che la gestione finanziaria della Nato non è in ordine e che occorre più trasparenza”.

    La replica non si è fatta attendere. Secondo la portavoce della Nato, Oana Lungescu, “alcuni dei rapporti non possono essere resi pubblici a causa della loro natura riservata, ma gli alleati sono in grado di mantenere il pieno controllo sul livello di denaro speso e sul suo impiego”. Le informazioni che vengono condivise nel corso dei diversi Consigli tuttavia non sempre sono disponibili per i revisori esterni che, in ogni caso, avrebbero il diritto di poter monitorare le spese. “A partire da luglio – ha aggiunto la portavoce – la Nato pubblicherà caso per caso i bilanci di tutti gli ‘unclassified reports’ proprio in seguito alla decisione del 2012 di aumentare la trasparenza”.

    La sede della Corte dei conti olandese Complessivamente, i 28 Paesi che aderiscono alla Nato, spendono più di mille miliardi di dollari l’anno per la difesa, i tre quarti dei quali vengono forniti dagli Stati Uniti, mentre il restante quarto dai membri europei. La Nato attinge in sostanza a tre tipi di finanziamenti. Il primo è il ‘fondo comune’, riempito con i 3,3 miliardi di dollari messi a disposizione dai diversi Stati membri. Questi soldi vengono utilizzati per pagare la sede Nato di Bruxelles e il personale che ci lavora, ma anche per finanziare ulteriori spese comuni di cui però non è indicata la ripartizione.

    Gli altri due fondi che alimentano la Nato, stando a quanto rivela il sito, rappresentano due punti interrogativi ancora più grandi. Esiste un fondo per le missioni internazionali – ad esempio la missione Nato in Afghanistan – e un fondo per i progetti speciali, come lo sviluppo dell’elicottero NH-90 e l’Eurofighter. Quali Stati membri della Nato abbiano contribuito o contribuiscano a questi due fondi e in che misura rimane però un mistero.

    La liberale Jeanine Hennis-Plasschaert,  ministro della Difesa olandese, ha espresso soddisfazione per il lavoro della Corte dei conti: “Penso che sia un’ottima iniziativa e mi auguro che in questo modo i Parlamenti e l’opinione pubblica possano avere un quadro più chiaro di come vengono spesi all’interno della Nato i fondi che garantiscono la nostra sicurezza”.

    Tags: bilancibornCorte dei conti olandatrasparenza

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