Bruxelles – Si iniziano a muovere i leader dell’Unione Europea per spingere il canale diplomatico nella risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina. Anche sfidando le bombe di una Kiev sempre più sotto assedio. I primi ministri di Slovenia, Janez Janša, Polonia, Mateusz Morawiecki, e Repubblica Ceca, Petr Fiala, hanno iniziato oggi (martedì 15 marzo) la propria visita nella capitale ucraina per incontrare il presidente, Volodymyr Zelensky, e il primo ministro, Denys Šmihal’.
La visita in Ucraina è stata organizzata in consultazione con il presidente del Consiglio UE, Charles Michel, e della Commissione, Ursula von der Leyen, a margine del vertice informale di Versailles della scorsa settimana e la comunicazione è stata finalizzata ieri sera. I tre leader hanno qualificato la loro presenza a Kiev come “rappresentanti del Consiglio Europeo”, con l’obiettivo sia di “confermare il sostegno inequivocabile di tutta l’Unione Europea alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina”, sia di “presentare un ampio pacchetto di sostegno del popolo ucraino”.
Fonti del Consiglio precisano però che “non c’è un mandato dei leader UE, perché nessuna conclusione è stata formalmente adottata dai 27 Stati membri” a Versailles, a proposito di una visita in Ucraina. In ogni caso è stato ribadito il “pieno sostegno” all’iniziativa da parte dei presidenti di Commissione e Consiglio, che hanno sottolineato i “rischi per la sicurezza di un tale viaggio”. Questo potrebbe essere il motivo principale per cui i due leader non si sono ancora esposti su un possibile viaggio in Ucraina per portare un messaggio di sostegno concreto al presidente Zelensky, anche se le fonti non si sono esposte sulla spiegazione.
Il portavoce dell’esecutivo comunitario, Eric Mamer, ha voluto però tenere la porta aperta: “Al momento non abbiamo commenti su una visita della presidente von der Leyen, siamo coscienti dei rischi in un Paese dove è in atto una brutale aggressione“. Durante il punto quotidiano con la stampa di Bruxelles, Mamer ha ricordato che “nonostante supportiamo tutti i contatti con Zelensky, la Commissione non può decidere quali canali gli Stati membri devono usare”, rimbalzando al Consiglio la responsabilità di decidere una futura azione collettiva dei Ventisette nel Paese sotto assedio russo.
Today, we are going together with PM of Poland Mateusz Morawiecki, deputy PM Jarosław Kaczyński and PM of Slovenia Janez Janša to Kiev as representatives of the European Council to meet with president Zelensky and PM Shmyhal.https://t.co/Q52Ur8hybu
— Petr Fiala (@P_Fiala) March 15, 2022