Bruxelles – Soffia il vento di tempesta, e allora l’UE cerca di correre ai ripari. La presidenza francese di turno del Consiglio dell’UE convoca una riunione straordinaria dei ministri dell’Economia e delle finanze per domani (2 marzo), per fare le prime valutazioni sulle pesanti sanzioni imposte alla Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, sia per quanto riguarda l’impatto sulla Russia sia per quanto concerne le ricadute sull’economia a dodici stelle. Qui si ragiona sempre più a compensazioni per imprese o settori più penalizzati, e la questione finisce sul tavolo.
“I ministri si sono accordati sapendo che ci sarebbero state conseguenze” per i propri Paesi, ricordano a Bruxelles. L’obiettivo delle sanzioni è quello di colpire quanto più possibile Mosca, e il meno possibile sé stessi. Ma siccome impatti ci saranno, e diversificati, si intende puntellare un’economia già alle prese con il rilancio post-pandemia. “C’è un accordo per misure di limitazione, prevenzione e mitigazione dei rischi, purché armonizzate”, rivelano fonti UE. Si tratta quindi di “non distorcere il funzionamento del mercato unico“, e dunque il coordinamento delle compensazioni “appare fondamentale” per rendere possibile nuovi sostegni all’economia.