Bruxelles – Aumentare lo sforzo per affermare gli stessi standard di sostenibilità dell’UE a livello globale. Lo hanno chiesto oggi (21 febbraio) i ministri europei dell’Agricoltura adottando delle conclusioni sulla Commissione Codex Alimentarius, l’organismo per gli standard alimentari della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura di cui fa parte anche l’UE.
Il documento approvato chiede che la sostenibilità abbia un ruolo più importante quando si tratta di definire gli standard di sicurezza alimentare per il commercio e gli scambi internazionali. I ministri riconoscono il ruolo cruciale “della Commissione del Codex Alimentarius nel facilitare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili” e hanno riaffermato l’impegno dell’UE a mantenere standard elevati e pratiche eque nei rapporti commerciali. Hanno inoltre evidenziato la volontà dell’UE di esplorare, insieme ai suoi partner, tutti i modi pragmatici per integrare le considerazioni sulla sostenibilità nel lavoro del CAC, in linea con gli impegni assunti dai suoi membri a livello internazionale.
“L’Unione Europea svolge un ruolo fondamentale nel garantire che gli alimenti commercializzati a livello internazionale rispettino standard elevati”, ha commentato Julien Denormandie, ministro francese dell’agricoltura che presiede il Consiglio in qualità di presidente di turno. “L’aggiunta di una dimensione ambientale a questi standard è necessaria per motivi di reciprocità e per realizzare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili”. Il Consiglio ha evidenziato il contributo dell’UE e degli Stati membri in termini di fornitura di competenze scientifiche nell’ambito dei comitati di esperti che sostengono il lavoro della Commissione del Codex Alimentarius e ha invitato gli Stati membri a continuare a fornire tale sostegno.
Nel corso della sessione pubblica, il commissario europeo per l’agricoltura Janusz Wojciechowski ha precisato che la Commissione europea “sta lavorando a una relazione per esaminare come possiamo raggiungere la coerenza tra le nostre politiche agricole, ambientali e commerciali, con l’obiettivo di adottarla a giugno”. La relazione conterrà una “valutazione della logica e della fattibilità giuridica dell’applicazione delle norme sanitarie e ambientali dell’UE ai prodotti agroalimentari importati (comprese le norme sul benessere degli animali, i processi e i metodi di produzione). Individuerà iniziative concrete per garantire una migliore coerenza nell’applicazione di tali standard, in conformità con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il lavoro è in corso e l’obiettivo è che la presente relazione sia adottata a giugno”, ha concluso.