Bruxelles – È continuato anche a gennaio 2022 il trend in crescita rilevato lo scorso anno sul numero di ingressi irregolari di persone migranti alle frontiere esterne dell’UE. A rilevarlo è Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, con i dati relativi al primo mese dell’anno: gli attraversamenti non regolari sono stati 13.160, pari al 78 per cento in più rispetto al gennaio 2021. Si conferma così una tendenza di arrivi superiore ai livelli pre-pandemia, come dimostrato dal numero totale dello scorso anno (circa 200 mila, il più alto dal 2017).
Il vero cambiamento si è registrato sui confini orientali dell’UE, dove il numero di ingressi irregolari è invece diminuito di quasi il 75 per cento. A dire il vero, la pressione registrata nel 2021 su Polonia, Lettonia e Lituania è stata anomala e determinata dalla volontà politica dell’autoproclamato presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, che dal mese di maggio ha aperto una nuova rotta migratoria come misura di ritorsione contro le sanzioni economiche di Bruxelles a Minsk. Solo in questo modo si è potuto assistere a un aumento di attraversamenti non regolari delle frontiere UE di più di dieci volte rispetto al 2020.
Per quanto riguarda la tendenza generale in crescita, l’aumento più significativo è quello della rotta che attraversa i Balcani Occidentali, con 5.826 arrivi (+148 per cento rispetto a gennaio 2021): Siria, Afghanistan e Turchia sono i primi tre Paesi di origine delle persone migranti che percorrono la penisola balcanica. La rotta dell’Africa Occidentale ha registrato invece un aumento del 50 per cento (3.007 rilevamenti): la metà delle partenze è avvenuta dal Marocco.
Dal Mediterraneo, sulla rotta centrale il numero di arrivi irregolari nell’UE è stato di 2.150 (+107 per cento), con due persone migranti su tre imbarcate in Libia e il resto in Tunisia. Su quella orientale non si sono verificati cambiamenti sostanziali (+28 per cento), mentre hanno continuato a crescere gli arrivi da Cipro (+48 per cento). In linea con le tendenze legate alle condizioni meteorologiche stagionali, la rotta del Mediterraneo occidentale ha visto invece un calo del 55 per cento di arrivi (693).
Per quanto riguarda gli attraversamenti irregolari fuori dall’Unione, il Canale della Manica ha continuato ad assistere a un aumento significativo di persone che hanno cercato di raggiungere il Regno Unito: oltre 2.500 sono state individuate su entrambe le sponde nel gennaio 2022, per una crescita del 273 per cento rispetto a un anno fa.