Sono molti gli argomenti al centro dell’agenda dei 28 Stati membri, soprattutto in vista del vertice che si terrà il 4 e 5 settembre in Galles. A coordinare i lavori e ad aggiornare sullo stato delle decisioni il Segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen.
“E’ questo un incontro chiave – ha spiegato il portavoce della NATO Oana Lungescu – i ministri si riuniranno al tavolo per parlare delle strategie di difesa collettiva in Ucraina, dei preparativi per il summit di settembre, della conclusione della missione ISAF in Afghanistan e del lancio, a partire dal 2015, della nuova missione denominata ‘Resolute Support’. Sarà anche l’occasione per i ministri di incontrare i loro colleghi ucraini e georgiani”.
L’Ucraina sarà ovviamente ancora il cuore del dibattito. I ministri discuteranno delle strategie di difesa a breve e a lungo termine. In questa occasione ci sarà anche modo di ridefinire il ruolo della NATO alla luce delle ultime elezioni che hanno visto trionfare Petro Poroshenko.
Per quanto riguarda la Georgia sarà presente il ministro georgiano e verranno valutate le riforme che il Paese ha portato avanti in termini di difesa. Si discuterà inoltre dei rapporti di cooperazione tra NATO e Georgia che ormai vanno avanti da tempo e sul possibile ingresso del Paese nell’Alleanza Atlantica.
Particolare attenzione verrà infine riservata all’Afghanistan, anche alla luce dell’annuncio di ritiro delle truppe statunitensi entro il 2016 fatto qualche giorno fa dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
La due giorni si concluderà proprio con l’incontro tra i Paesi che hanno partecipano alla missione ISAF e il ministro della Difesa afghano Bismillah Khan Mohammadi. Anche l’Alto rappresentante dell’Unione europea Catherine Ashton è stata invitata a partecipare. I diversi interlocutori valuteranno la situazione attuale della sicurezza in Afghanistan e i preparativi per completare la missione ISAF. In più, verranno pianificate le azioni NATO successive al 2014 che prevedono un nuovo supporto per addestrare, consigliare e assistere le forze di sicurezza afghane. A chiudere i lavori un dibattito sulla transizione politica in Afghanistan in attesa del secondo turno delle elezioni presidenziali.