Roma – La rinuncia è arrivata poco dopo un’ora dall’inizio del vertice di centrodestra. Silvio Berlusconi scioglie la riserva. Si fa da parte nella corsa presidenziale ma precisa subito la posizione di Forza Italia destinata a pesare sugli alleati: “E’ necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al PNRR, proseguendo il processo riformatore indispensabile”.
Passaggio che ha già messo di traverso la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, a cui non piace il rimando alla fine della legislatura. Per l’altro alleato, Matteo Salvini “Berlusconi rende un grande servizio all’Italia e al centrodestra, che ora avrà l’onore e la responsabilità di avanzare le sue proposte senza più veti dalla sinistra”.
Come previsto ora ricomincerà un nuovo giro d’incontri tra i leader, ed il più atteso dovrebbe essere il contatto tra lo stesso capo della Lega e il segretario del Pd Enrico Letta. Il leader DEM rincontrerà anche gli alleati del M5S e Giuseppe Conte e Roberto Speranza e Matteo Renzi.
Come previsto, sarà una giornata di grande fibrillazione alla ricerca di un accordo più ampio possibile anche se con l’uscita di scena del leader di Forza Italia, ora il mazzo delle carte potrebbe nuovamente rimescolarsi. E pure le quote di chi finora ha scommesso sul trasferimento al Quirinale del premier Draghi potrebbero ora diminuire.