Bruxelles – Più tempo ai co-legislatori per studiare l’atto delegato e una consultazione pubblica per dare voce anche ai cittadini sull’inclusione di gas e nucleare nella tassonomia verde dell’UE. E’ quanto chiedono i presidenti delle commissioni per problemi economici e monetari (ECON) e per l’ambiente (ENVI) del Parlamento europeo, Irene Tinagli e Pascal Canfin, in una lettera congiunta indirizzata ieri (18 gennaio) alla Commissione Europea che ha come oggetto le loro preoccupazioni sul secondo atto delegato del sistema di classificazione che andrà a definire in che modo e a quali condizioni l’UE intende etichettare il gas e l’energia nucleare tra le attività utili alla transizione ecologica.
L’Esecutivo europeo ha trasmesso agli Stati la bozza di regolamento nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio, la notte di capodanno. Venerdì 21 gennaio è il termine ultimo per ricevere il parere degli esperti della piattaforma di finanza sostenibile sulla bozza, che inizialmente era previsto per il 12 gennaio.
And the #Taxonomy saga continues!
Yesterday, the Parliament explicitly requested the EU Commission to open a public consultation, so that the voices of EU citizens be heard on such an important decision for the future of the EU energy system pic.twitter.com/vOBvHayhFJ
— Yan Dupas (@YanDupas) January 19, 2022
Nonostante la scadenza sia stata già posticipata, i due presidenti di commissione, a nome “della maggioranza dei coordinatori delle loro commissioni”, esortano l’Esecutivo ad assicurare che i due co-legislatori – Parlamento e Consiglio – abbiano “tempo sufficiente per sollevare le loro questioni”. Essendo un dossier molto controverso, la maggior parte dei coordinatori delle commissioni chiede che la Commissione renda disponibile l’atto delegato per una consultazione pubblica, in modo che tutte le parti interessate possano dare il proprio contributo.
Fanno notare, inoltre, che la proposta della Commissione di includere alcune forme di investimento al nucleare non è stata sottoposta ad alcuna valutazione d’impatto mentre quella sul gas è basata su “criteri molto diversi” rispetto a quelli proposti nell’atto delegato complementare. Infine, chiedono una riunione con la Commissione Europea per discutere di tutte queste perplessità prima che il testo sia approvato. Interpellato da Eunews, l’Esecutivo europeo ha confermato di aver ricevuto la lettera e “risponderà a tempo debito”.