Bruxelles – I ministri europei dell’Economia e delle finanze hanno trovato ieri (7 dicembre) al Consiglio ECOFIN un accordo sulla revisione delle attuali norme europee sulle aliquote IVA applicabili a beni e servi, mettendo fine ad un lavoro iniziato più di tre anni fa.
Accordo unanime a #ECOFIN sulla riforma delle aliquote #IVA. Flessibilità e coerenza con gli obiettivi della transizione climatica. Un risultato importante dopo anni di negoziato .
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) December 7, 2021
La riforma è impostata per allineare pienamente le norme sull’IVA alle priorità dell’UE, come l’ambiente e la rivoluzione digitale. Tra le altre cose, per andare incontro alla rivoluzione ‘verde’ e in linea con l’ultima proposta presentata dall’attuale presidenza di Slovenia, il compromesso finale prevede la fine delle aliquote ridotte o delle esenzioni da parte degli Stati membri per pesticidi e fertilizzanti chimici ma “solo entro il 2032”, così come a partire dal 2030 i governi dovranno porre fine alle aliquote ridotte o le esenzioni sui combustibili fossili e “altri beni con un impatto simile sulle emissioni di gas a effetto serra”, come la torba e il legno usato come legna da ardere. L’accordo entrerà in vigore non prima del prossimo anno, dopo l’ok del Parlamento europeo a cui sarà inviato per consultazione, prima di essere adottato formalmente dagli Stati membri.