“In Italia è sempre colpa di qualcun altro.
Le forze politiche sono sempre innocenti.
Serve sempre un diversivo.
Con l’arrivo delle elezioni europee adesso la colpa e’ “dell’Europa” “di Bruxelles” “dell’austerity” “dell’UE” “dell’euro”.
Ma l’Europa e’ davvero cosi mostruosa e cosi’ colpevole?
Prima che votiate questo fine settimana volevamo ricordarvi che per noi giovani emigrati all’estero l’Europa e’ stata una opportunità.
E’ l’Italia che, purtroppo, ci ha offerto poco.
Abbiamo viaggiato, studiato e lavorato in altri paesi con e senza Euro, dove abbiamo trovato piu’ meritocrazia, piu’ investimenti nell’istruzione, piu’ welfare e meno corruzione.
Non abbiamo mai dovuto chiedere visti per muoverci in Europa.
Parlare diverse lingue ad evere amici spagnoli, inglesi, francesi, tedeschi, svedesi, danesi, irlandesi, slovacchi, greci, polacchi, portoghesi…e’ normale per noi.
Siamo Europei.
Non conosciamo un’Europa divisa e non la vogliamo conoscere.
Nonostante le difficolta’ e le sfide che ambientarsi in un nuovo paese presuppongono, l’Europa e’ stata un’opportunità sopprattuto di lavoro quando mancava a casa.
Questa opportunità di lavoro e’ stata possibile grazie al diritto di poter lavorare in altro paese europeo.
Grazie alla mobilità europea, anche se questa stessa diventa sempre di piu’ in una direzione sola, dal sud d’Europa verso il Nord, senza ritorno.
Con l’arrivo delle elezioni europee di maggio vediamo queste opportunita’ minacciate.
Minacciate da chi vuole la fine dell’Unione Europea e del diritto alla libera circolazione dei cittadini.
Minacciati da partiti come l’UKIP nel Regno Unito e tanti altri, anche in Italia, che vorrebbero la fine della Unione Europea e un ritorno delle frontiere.
“Meno Europa” significa l’annullamento dell’integrazione di cui noi stessi siamo protagonisti.
Tante cose dovrebbero cambiare a livello istituzionale europeo.
Un’Europa troppo lenta e burocratica non trova il sostegno dei suoi giovani cittadini, come noi.
Pensate che ci sono tre organismi con un nome molto simile ma che sono istituzioni complemente diverse (Consiglio Europeo, Consiglio d’Europa, Consiglio dell’Unione Europea) – ed una non e’ neanche una istituzione europea.. e tutto questo crea una gran confusione.
L’Europa si deve semplificare e si deve raccontare ai suoi cittadini in modo efficace. Tutti in qualche modo sono stati toccati dai benefici dell’Europa unita, noi della “generazione Erasmus” come i nostri nonni.
Avvicinare le priorita’ –specialmente quelle politiche- di tanti paesi con tradizioni simili ma anche molto diverse e’ una sfida che richiede l’impegno di tutti, dei cittadini e soprattutto della classe politica, che puo’ portare grandi miglioramenti nella creazione del futuro delle nuove generazioni.
La sfida di oggi e’ di migliorare l’Europa e le istituzioni comunitiare per fare in modo che siano piu’ vicine ai cittadini.
Vogliamo un’Europa unita, non divisa, giovane e moderna per il nostro futuro. E per questo andremo a votare questo finesettimana.”