Bruxelles – La Commissione Europea ha siglato oggi (10 novembre) un contratto con l’azienda farmaceutica Valneva per l’acquisto di quasi 27 milioni di dosi del suo potenziale vaccino contro il COVID-19 per il 2022, con la possibilità di ordinarne fino a 33 milioni anche nel 2023. Per l’UE si tratta dell’ottavo accordo di acquisto anticipato per affrontare la pandemia: le trattative con la farmaceutica francese erano in corso da gennaio 2021 e questa volta il contratto ha previsto la possibilità di adattare il farmaco a eventuali nuove varianti del virus.
Il vaccino Valneva deve ancora ricevere l’approvazione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), ma secondo le stime della farmaceutica le consegne in UE potrebbero iniziare già a partire da aprile. “Aggiungiamo un’altra opzione al nostro ampio portafoglio, una volta che sarà dimostrato sicuro ed efficace dall’EMA”, ha affermato il commissario europeo per la salute Stella Kyriakides. “Il messaggio rimane lo stesso: fidarsi della scienza e vaccinare, vaccinare, vaccinare”.
L’azienda ha puntato su un approccio tradizionale, con un vaccino virale inattivato, finora l’unico nel portafoglio della Commissione europea: significa che il vaccino è costituito dallo stesso virus vivo che viene inattivato con alcune sostanze chimiche che lo rendono innocuo per l’uomo. La presenza del virus è comunque in grado di suscitare una risposta immunitaria da parte dell’organismo, senza però il rischio di sviluppare la malattia. “La maggior parte dei vaccini antinfluenzali e molti vaccini per l’infanzia utilizzano questa tecnologia”, precisa l‘esecutivo in una nota.