Bruxelles – Trovare alternative “sostenibili” all’uso di tradizionali pesticidi chimici in agricoltura. La Commissione Europea nella strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to Fork) ha fissato l’obiettivo di ridurre la dipendenza e l’uso dei pesticidi sintetici, molto diffusi in agricoltura nella lotta ai parassiti (che causano fino al 35 per cento delle perdite agricole) ma che possono comportare varie problematiche ambientali, ecologiche e di salute.
Accanto al lavoro sulla riduzione dei pesticidi sintetici, l’UE vuole immettere sul mercato sostanze attive biologiche, compresi i microrganismi. I cosiddetti biopesticidi sono prodotti con tossicità più bassa che si decompongono anche con più facilità nell’ambiente. Dal 26 ottobre la Commissione ha aperto un pacchetto di consultazioni pubbliche sui criteri di approvazione dei principi attivi bio per “riflettere le particolarità di queste sostanze, che sono diverse dalle sostanze chimiche”.
Nuovi criteri di approvazione portano con sé un aggiornamento delle norme attuali sulla valutazione e l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari per tener conto delle caratteristiche di questi microrganismi, in quanto diverse da quelli delle sostanze chimiche. Entrambe le consultazioni rimarranno aperte fino al 23 novembre, con l’idea di proporre un nuovo regolamento sul tema entro la fine del 2021.