Bruxelles – Si approfondisce il lavoro del Consiglio per il commercio e la tecnologia UE-Stati Uniti (TCC) e dopo la prima riunione di Pittsburgh la Commissione Europea chiede supporto agli eurodeputati per implementare l’agenda comune con Washington. È quanto emerso nel corso dell’audizione dei due co-presidenti europei del TTC – i vicepresidenti esecutivi della Commissione UE Margrethe Vestager (per il Digitale) e Valdis Dombrovskis (per l’Economia) – davanti alla commissione per il Commercio internazionale (INTA) del Parlamento Europeo.
“Vogliamo rivolgerci di nuovo all’Eurocamera prima della prossima riunione del TTC, per portare le vostre istanze direttamente al tavolo dei negoziati”, ho spiegato Dombrovskis. Data e luogo del vertice non sono ancora stati fissati, ma si dovrebbe andare alla primavera del 2022 “sul territorio dell’Unione Europea”, ha confermato Vestager. Il sostegno degli eurodeputati è stato chiesto dai due membri del gabinetto von der Leyen anche per la raccolta delle priorità di tutte le parti interessate a livello comunitario: “Abbiamo aperto una consultazione per ricevere input da aziende e dalla società civile, ora vi chiediamo di amplificare questa iniziativa per avere il quadro più completo possibile del lavoro da svolgere”, ha aggiunto il vicepresidente della Commissione UE per l’Economia.
A confermare l’interesse sempre più marcato degli eurodeputati sulle prospettive del Consiglio per il commercio e la tecnologia è stata la presenza di quattro presidenti di commissioni parlamentari: oltre a Bernd Lange, che ha diretto i lavori alla commissione INTA, anche Anna Cavazzini per il Mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO), Cristian Bușoi per l’Industria, la ricerca e l’energia (ITRE) e Dragoș Tudorache per l’Intelligenza artificiale nell’era digitale (AIDA). “Le decisioni del TTC non dovranno andare contro le valutazioni del Parlamento Europeo”, ha sottolineato l’eurodeputata tedesca, e per questo motivo “sarà importante avere accesso a documenti e ordini del giorno per esercitare il nostro ruolo di scrutinio parlamentare”. Una priorità confermata anche dal presidente della commissione AIDA: “Per noi rimane essenziale sapere sempre di cosa si occupano e quali sono i risultati dei 10 gruppi di lavoro”.
Rispondendo alle domande degli eurodeputati, Vestager ha messo in chiaro che “per coronare il successo del TTC servirà uno stretto contatto con il Parlamento e il Consiglio” e che “è incoraggiante vedere quante commissioni attribuiscano importanza e valore a questo lavoro”. La cooperazione con gli Stati Uniti “deve essere considerata nell’ambito del nostro obiettivo di delineare il decennio digitale”, ha aggiunto la vicepresidente per il Digitale: “Le sfide legate alla digitalizzazione sono comuni e abbiamo la possibilità di creare soluzioni positive, democratiche e progettate attorno agli esseri umani“. Come ha dimostrato la riunione dello scorso 29 settembre a Pittsburgh, “non siamo sempre d’accordo su tutto, ma questo dimostra che siamo seri nella volontà di raggiungere progressi concreti e condivisi”.
Parlando dei primi segnali mostrati dalla riunione inaugurale del Consiglio per il commercio e la tecnologia UE-Stati Uniti, Dombrovskis ha ricordato che “siamo solo all’inizio, ma stiamo andando nella direzione giusta nelle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico“. Il punto di partenza è stata la risoluzione della disputa Airbus-Boeing dello scorso 15 giugno, che “ha mostrato come la cooperazione con Washington sia tornata a essere possibile con l’amministrazione Biden”. Il lavoro del TTC rappresenta invece un “mezzo di cooperazione che manda un messaggio forte al mondo: Unione Europea e Stati Uniti sono pronti a creare standard globali sulla tecnologia“. Questo si potrà fare attraverso approcci comuni per “nuove tecnologie, nuove leggi e nuovi modelli per affrontare le presenti e future crisi globali, rispettando i nostri valori democratici”, ha sottolineato con forza il vicepresidente per l’Economia.
La conclusione dell’audizione in commissione INTA è stata dedicata dalla presidente Vestager alla spiegazione delle “tre aree fondamentali” su cui si è concentrata la prima riunione del Consiglio per il commercio e la tecnologia UE-Stati Uniti. In primis l’intelligenza artificiale (IA): “Abbiamo concordato che serve una tecnologia affidabile, che non violi i diritti fondamentali e che dobbiamo sviluppare un approccio basato sul rischio”, come da proposta dell’esecutivo UE sul quadro per l’IA dello scorso aprile. “Non ci sono contraddizioni tra le due sponde dell’Atlantico sulla promozione dell’innovazione e la protezione dei valori democratici”, ha confermato Vestager.
Punto secondo, i semiconduttori: “Dobbiamo affrontare insieme le sfide sulle carenze e sulle dipendenze”. L’obiettivo è quello di “ribilanciare le catene globali, sviluppare l’autonomia produttiva e diversificare le fonti di approvvigionamento“, è stata la secca analisi della vicepresidente della Commissione UE. A Pittsburgh è stato trovato un accordo per “lavorare subito sui problemi a breve temine, vale a dire le carenze attuali e prossime”, mentre “nella prossima riunione affronteremo anche i problemi a medio e lungo termine”. Sia a Bruxelles sia a Washington si vuole “evitare l’aumento dei sussidi, perché abbiamo degli obblighi verso i contribuenti”.
Infine, Vestager ha spiegato l’approccio nei confronti delle piattaforme digitali: “Devono essere responsabili sul rispetto delle libertà democratiche dei mercati liberi e non possono utilizzare il potere accumulato per abbattere la concorrenza”. Di qui la necessità di “fissare regolamenti, uno per volta”, per fare in modo che “la difesa dei diritti fondamentali non sia intaccata dagli interessi commerciali delle aziende”. Si può iniziare dalle due proposte di legge sui servizi (DSA) e sui mercati (DMA) digitali, che “non saranno assolutamente modificati dai lavori al TCC”, ha assicurato la vicepresidente della Commissione Vestager.