Bruxelles – Bocche cucite su scadenze e scenari, ma non tutto è un ‘no-comment’. Anzi. l’UE è pronta a discutere soluzioni alternative sul nuovo capitolo della vicenda Monte dei Paschi di Siena. Dal Parlamento europeo è arrivata la richiesta di proroghe, ma dal governo italiano no, non ancora. L’esecutivo comunitario non conferma, e quindi al momento resta tempo fino al 31 dicembre per vendere l’istituto creditizio.
A Bruxelles la portavoce responsabile per le questioni di concorrenza assicura che non si resta con le mani in mano. Al contrario “la Commissione segue da vicino i recenti sviluppi ed è in contatto con le autorità italiane”, assicura Arianna Podestà. Proprio a queste si concede la possibilità di trovare vie d’uscita diverse. “Se l’Italia ritiene che ci siano modi alternativi per rinunciare alla proprietà della banca ne ha facoltà, noi siamo pronti ad ascoltare”.
Dunque l’UE è pronta a discutere soluzioni alternative. Si attendono quindi le prossime mosse del governo e del ministero dell’Economia, detentore del 64% delle azioni di MPS. Su una cosa Podestà è chiara. “L’Italia deve cedere ai privati” il Monte. Sono le condizioni concordate con Bruxelles che lo impongono. Si tratta di stabilire quindi come via XX settembre rispetterà i termini. La Commissione offre sponde.