Bruxelles – L’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha iniziato a valutare il rischio di diffusione di batteri resistenti agli antimicrobici durante il trasporto di animali. La resistenza antimicrobica è la capacità di microrganismi come i virus di resistere ai trattamenti antimicrobici, di cui i più conosciuti sono gli antibiotici.
In parte questa “immunità” agli antibiotici si sviluppa a causa di un uso eccessivo o indistinto degli antibiotici stessi, tra gli umani e gli animali, con la conseguenza che molte terapie perdono di efficacia. La valutazione è stata richiesta dalla commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo, precisa l’EFSA in una nota. E si concentrerà sul rischio di diffusione di batteri zoonotici – che sono trasmissibili dagli animali agli uomini – tra pollame, suini e bovini durante il trasporto verso altri allevamenti o macelli.
“La resistenza agli antimicrobici è una minaccia urgente per la salute pubblica e la consulenza basata sull’evidenza è fondamentale per sviluppare politiche e normative per affrontare questa sfida”, ha commentato Marta Hugas, scienziato capo dell’EFSA. “Questo nuovo mandato – che si concentra sulle possibili implicazioni per la salute umana – illustra ancora una volta la crescente convergenza tra salute animale e umana e la necessità di un approccio One Health da parte di valutatori e responsabili politici”.