Bruxelles – Il Premio Sakharov 2021 per la libertà di pensiero è stato assegnato ad Alexei Navalny, attivista anticorruzione e principale oppositore al regime di Vladimir Putin in Russia. L’assegnazione a Navalny è stata annunciata oggi (20 ottobre) durante la plenaria di Strasburgo, dopo una decisione della Conferenza dei presidenti dell’Europarlamento.
Il premio è intitolato allo scienziato e dissidente sovietico Andrej Sacharov, prevede un premio in denaro di 50mila euro e l’anno scorso era stato vinto dall’opposizione democratica in Bielorussia. La cerimonia di assegnazione si terrà a Strasburgo il 15 dicembre, ma presumibilmente Navalny non vi prenderà parte perché ancora incarcerato in Russia.
Alexei @navalny is the winner of this year's #SakharovPrize. He has fought tirelessly against the corruption of Vladimir Putin's regime. This cost him his liberty and nearly his life. Today's prize recognises his immense bravery and we reiterate our call for his immediate release pic.twitter.com/Jox7I280kz
— Roberta Metsola (@EP_President) October 20, 2021
Navalny è detenuto in Russia da gennaio di quest’anno, arrestato appena dopo essere tornato nel suo Paese dalla Germania. A Berlino era rimasto per mesi per ricevere le cure necessarie dopo aver subito un avvelenamento attribuibile, secondo varie inchieste, ai servizi di sicurezza russi.
“Ha condotto una campagna coerente contro la corruzione del regime di Vladimir Putin e, attraverso i suoi account sui social media e le sue campagne politiche, Navalny ha contribuito a denunciare gli abusi e a mobilitare il sostegno di milioni di persone in tutta la Russia. Per questo fu avvelenato e gettato in prigione”, ha ricordato il presidente David Sassoli in una nota. Spiega che con l’assegnazione di uno dei più prestigiosi premi assegnati dall’Europarlamento “riconosciamo il suo immenso coraggio personale e ribadiamo il fermo sostegno del Parlamento europeo al suo rilascio immediato”.
Dopo l’avvelenamento in agosto, l’Unione Europea si è mobilitata nell’immediato per dare prova di solidarietà nei confronti di Navalny. Il Consiglio dell’UE ha varato in primavera una serie di sanzioni nei confronti di alcuni cittadini russi, accusati di essere coinvolti nel tentato omicidio del dissidente russo. Per tutta risposta, lo scorso 30 aprile proprio Sassoli e la vicepresidente della Commissione europea per i Valori e la trasparenza, Vera Jourova, sono stati inseriti tra le otto cariche pubbliche dell’UE a cui la Russia ha vietato l’ingresso nel Paese, come ritorsione alle sanzioni.
“Quest’anno il Premio Sacharov per la libertà di pensiero è stato assegnato a un sostenitore del cambiamento”, ha aggiunto il vicepresidente del Parlamento Heidi Hautala, che ha annunciato nel pomeriggio l’assegnazione. “Una scelta giusta del Parlamento Europeo per premiare il coraggio di chi professa e difende le libertà civili, anche a rischio della propria vita”, ha scritto su Twitter il sottosegretario agli Affari Europei, Vincenzo Amendola. Insieme a Navalny tra i finalisti di quest’anno anche le donne afghane, rappresentate da 11 attivisti per i diritti umani e Jeanine Áñez, politico boliviano.