Di Aurora Laguardia e Salvatore Stuto
Promosso dalla Fondazione Antonio Megalizzi con la collaborazione della Rappresentanza della Commissione europea a Milano e con il sostegno della Fondazione Caritro, il progetto Ambasciatori è stato tra i finalisti del Premio del cittadino europeo 2021, poi vinto da ‘FROLLA MICROBISCOTTIFICIO’. La giuria, composta da eurodeputati e da esponenti della società civile, ha valutato questa iniziativa come uno degli esempi di cittadinanza attiva più significativi. Attraverso la diffusione di informazioni riguardanti la storia, l’economia e le politiche delle istituzioni dell’Unione Europea fra bambini, ragazzi e giovani adulti, il progetto Ambasciatori mira ad istituire e promuovere una coscienza europea soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione.
Grazie all’aiuto volontario di 30 Ambasciatori, selezionati tra studenti universitari e neolaureati in discipline afferenti al funzionamento delle istituzioni europee, la Fondazione è in grado di organizzare cicli di interventi, presso scuole, con lo scopo di approfondire tematiche volte a rafforzare un’identità collettiva nazionale ed europea e sviluppare il senso critico, civile ed etico della collettività. Coerentemente con la ragion d’essere della Fondazione, nata con lo scopo di promuovere e supportare le iniziative che portano avanti il sogno europeo del giovane giornalista Antonio Megalizzi: 29enne italiano caporedattore di Europhonica, una web radio dedicata all’Europa, rimasto vittima della strage dell’11 dicembre a Strasburgo.
Un progetto che rappresenta il continuum del percorso del giornalista che “non è passato, ma presente e futuro”. Per questo il Premio Cittadino Europeo reincarna indirettamente anche Megalizzi.
“Essere tra i finalisti di questo premio è un onore e una cosa molto importante per la Fondazione, soprattutto e ancora di più perché organizzata dal Parlamento europeo. Antonio è un giornalista che spesso si recava alla sede di Strasburgo del Parlamento, ed è quello che faceva per passione”, queste le parole di Luana Moresco, presidente e co-fondatrice della Fondazione, nonché fidanzata di Antonio, rilasciate ad Eunews alla fine della cerimonia di premiazione.
Arrivare in finale con questo progetto è l’essenza del lavoro che Antonio svolgeva, “mettendo al centro i giovani e lasciando che siano proprio loro i protagonisti di un cambiamento”, ha aggiunto la presidente.
“Ma c’è una cosa più bella secondo me – ha aggiunto Moresco – che entra sia nelle scuole elementari che nelle medie e nelle superiori, e quindi ci permette veramente di toccare tantissimi giovani all’anno”. Sono circa 3.000 gli studenti di tutta Italia che potranno partecipare a questo progetto, che per la Fondazione significa portare la voce, la passione e l’entusiasmo di Antonio Megalizzi nelle scuole. Offrendo ai ragazzi anche la possibilità di sviluppare idee che un giorno potrebbero metterli nella condizione di arrivare in finale e – perché no – vincere il Premio Cittadino Europeo.