Bruxelles – Il governo federale belga ha approvato la costruzione di un nuovo parco eolico marino al largo della propria costa. I lavori inizieranno intorno alla metà del 2023 e si prevede che possano essere terminati in circa tre anni. L’eolico offshore, ovvero con pale costruite direttamente in mare, è tra le fonti su cui l’Unione europea punta maggiormente per attuare la transizione ecologica.
L’attuale capacità elettrica proveniente da offshore del Belgio è di 2,2 Gigawatt (GW): al termine dei lavori questa aumenterà fino 5,8 GW, ovvero il 25 per cento della produzione nazionale. Una percentuale simile oggi viene coperta con il nucleare: in teoria è previsto che le centrali siano presto smantellate, ma su questo c’è disaccordo all’interno del governo. Con questo importante intervento, la capacità di creare energia eolica della breve costa belga (lunga solamente 66 chilometri) sarà interamente sfruttata. Insieme al parco offshore, sarà anche costruita un’isola energetica, presso cui confluirà l’energia di tutti i parchi prima di essere spedita a terra. Tramite l’isola si potrà anche scambiare energia con i Paesi limitrofi.
Questo grande investimento rischia però di non rimanere senza conseguenze per il portafoglio dei cittadini. La Commissione per la Regolazione dell’Elettricità e del Gas belga ha calcolato che il costo dell’elettricità per kilowatt/ora nel Paese aumenterà del 5 per cento. Il governo tuttavia spera che l’aumento possa essere compensato e addirittura che l’energia possa arrivare a costare meno grazie alla crescita della produzione. Ne è convinta la ministra dell’Energia Tinne Van der Straeten che a proposito del progetto ha dichiarato: “in questo modo trasformiamo il nostro Mare del Nord in una centrale elettrica sostenibile. Questa è una buona notizia tanto per l’ambiente quanto per il portafoglio”.