Bruxelles – La Commissione europea ora apre all’energia da atomo. “E’ importante riconoscere il ruolo del nucleare come energia a basse emissioni di carbonio nel mix energetico generale e per i nostri sforzi di riduzione di CO2″, afferma il commissario per il Commercio ed un’economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, in occasione della riunione dell’eurogruppo di Lussemburgo.
L’esecutivo comunitario dovrà sciogliere la riserva nei prossimo giorni sulla questione della sostenibilità. Deve mettere mano alla cosiddetta ‘tassonomia’, i criteri utili a identificare cosa è sostenibile e cosa no. La lista delle tecnologie eco-compatibili è il perno attorno a cui ruota il green deal europeo e l’ampia strategia di riforma del sistema economico-produttivo. “Sul nucleare ci sono diversi studi, e la Commissione sta riflettendo su questi studi”, continua Dombrovskis.
L’esecutivo comunitario dunque non solo non chiude le porte ad una forma di produzione energetica che la Germania ha deciso di abbandonare e che anche il Belgio ha intenzione di sostituire con altre fonti, ma si mostra possibilista sull’eventualità di un riconoscimento ecologico dei reattori. Bisognerà attendere, e intanto la Francia torna a insistere per includere l’energia da atomo nella lista delle misure sostenibili.
Lo fa senza mezzi termini il ministro delle Finanze francesi, Bruno Le Maire, che difende la tecnologia e invita l’Europa a non vietarla.