GdR che passione! Una passione che negli anni non viene mai meno, grazie soprattutto alle migliorie frutto della tecnologia più avanzata che contribuiscono a regalarci veri e propri capolavori altamente fruibili e allo stesso tempo giocabili più e più volte. Queste ultime due sono solo alcune delle principali caratteristiche dei giochi di ruolo che oggi ben conosciamo, tuttavia non è sempre stato così, nel senso che 30 anni fa ci voleva un po’ di sana immaginazione per goderseli appieno; chi ha vissuto nel pieno della maturità gli anni ’90 sa bene come i GdR allora fossero “prodotti sperimentali” di un settore ancora in via di definizione. Prendete per esempio Final Fantasy VI in commercio per la console Super Nintendo a partire dal 20 ottobre 1994. Questo titolo era sì piacevole ma fino a un certo punto, perché i personaggi principali erano uno insieme di pixel talmente indefinito da metterci alla prova nell’immaginare le loro reali fattezze! Probabilmente siamo ingiusti nel sostenere questa cosa, ma solo perché in questi ultimi anni siamo stati abituati fin troppo bene. Ogni riferimento a capolavori come Divinity Original Sin 2 o Cyberpunk 2077 non è casuale. Portare pazienza però è stato premiante, almeno per quanto riguarda i GdR. Pensate infatti che solo un anno dopo il poco pregevole a livello grafico Final Fantasy VI per SNES uscì il bellissimo Chrono Trigger sempre per SNES, nel 1995 il titolo più bello in circolazione, anche a livello grafico.
Grafica, gameplay e personalizzazione
Inutile dire che un capolavoro come Chrono Trigger, che 26 anni fa fece parlare di sé non solo per la storyline profonda ma anche per la possibilità di personalizzare Crono, Ayla, Frog e Baldassarre tramite armi, armature e magie, oggi non reggerebbe il confronto con un World of Warcraft per più motivi. Primo perché quest’ultimo titolo non è un semplice GdR, ma un universo in cui i giocatori possono interagire tra loro e unirsi in gilde, e secondo perché grafica e gameplay sono talmente immersivi da far vivere al giocatore un’avventura quasi reale. Tanto per capirsi, un po’ come succede in questi ultimi anni quando per trascorrere del tempo libero si sceglie la miglior piattaforma ludica disponibile online e si approfitta dei tanti bonus messi a disposizione tra cui gli imperdibili bonus casino. C’è poi un altro aspetto che fa dei giochi di ruolo di oggi un qualcosa di insuperabile, ed è l’infinita personalizzazione. Non a caso abbiamo detto infinita e non massima, perché chi gioca a un GdR sa che all’interno del mondo che andrà a esplorare potrà fare qualsiasi cosa ed essere chiunque voglia essere. World of Warcraft in questo è emblematico: il gioiellino sviluppato da Blizzard Entertainment permette di compiere quest in solitaria o in gruppo, di esplorare territori, di duellare, di specializzarsi in professioni, come ingegneria e sartoria, e di chattare. Insomma non ci sono limiti all’immaginazione, limiti che con Chrono Trigger per forza di cose una volta c’erano eccome. Stiamo parlando sì di un capolavoro ma del lontano 1995!
Espansioni su espansioni
I GdR post anni ‘2000 cambiano in continuazione. In che senso? Nel senso che grazie alle tante espansioni rilasciate dagli sviluppatori c’è sempre qualcosa di nuovo da fare. L’aggiunta di una nuova mappa, la possibilità di affrontare nuove missioni e quella di ottenere nuove e più potenti armi rispetto al passato danno linfa vitale agli attuali giochi di ruolo che vengono riscoperti anche a distanza di tantissimi anni. Pensate ancora una volta a World of Warcraft: questo titolo è uscito nel 2004 e quasi 20 anni dopo continua a entusiasmare grazie al rilascio di bellissime aggiunte. Con tutto il rispetto per gli “apripista” Secret of Mana e EarthBound, l’universo dei giochi di ruolo di questi anni, come abbiamo visto, è troppo superiore in ogni aspetto a quello targato anni ‘90, e questo è dovuto solo ed esclusivamente alle migliorie frutto della tecnologia più avanzata che ha ancora tanto da mostrarci.