Bruxelles – Scende in campo anche Angela Merkel per cercare di fermare il crollo verticale del blocco conservatore CDU-CSU in vista delle elezioni federali del 26 settembre. In quello che è stato il suo ultimo discorso da cancelliera in carica al Bundestag, la donna che ha guidato la Germania negli ultimi 16 anni si è lanciata in un endorsement al candidato dell’Unione Cristiano-Democratica, Armin Laschet, indicandolo come “simbolo di stabilità, affidabilità e moderazione“.
Durante il confronto di ieri (7 settembre) con i deputati del Parlamento federale tedesco, riuniti nell’ultima seduta della legislatura, Merkel ha fatto uno dei suoi rari interventi in campagna elettorale. Prima di tutto ha lodato i risultati raggiunti dal suo governo e dal suo partito durante questa legislatura, appellandosi alla necessaria continuità rappresentata dal presidente della CDU. Dal piano per lo sviluppo di energia pulita alle infrastrutture digitali, dalla lotta contro l’estremismo di destra alla promozione dell’uguaglianza economica. “Queste elezioni sono decisive per il Paese”, ha ricordato la cancelliera, dal momento in cui si dovranno affrontare “turbolenze, sconvolgimenti e problemi drammatici” a livello globale, come il terrorismo, l’ascesa della Cina e il cambiamento climatico.
Merkel ha poi anche criticato il candidato socialdemocratico, Olaf Scholz. Per esempio, ha criticato alcune affermazioni del vice-cancelliere sulle vaccinazioni contro il COVID-19 della settimana scorsa. Nello specifico, Scholz aveva detto nel corso di un’intervista radiofonica che i circa 50 milioni di tedeschi completamente vaccinati erano serviti come “cavie” per chi fosse ancora scettico, dimostrando che i vaccini sono sicuri. “Se vogliamo convincere la gente, bisogna farlo con argomentazioni e non con immagini di cavie”, è stato l’affondo Merkel.
BUNDESTAGSWAHL | Sonntagsfrage Forsa/RTL/n-tv
SPD: 25% (+2)
Union: 19% (-2)
GRÜNE: 17% (-1)
FDP: 13% (+1)
AfD: 11%
LINKE: 6%
Sonstige: 9%Änderungen zur letzten Umfrage vom 31. August 2021
Verlauf: https://t.co/hsxgiA6QD4#btw #btw21 #BTWahl2021 pic.twitter.com/mjYADFM4YI
— Deutschland Wählt (@Wahlen_DE) September 7, 2021
L’attacco di Merkel a Scholz risponde a un tentativo di colpire il candidato al momento più forte nella corsa alla cancelleria. Mentre l’SPD continua a crescere e ha raggiunto ora un quarto delle intenzioni di voto, secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto tedesco di investigazione sociale e analisi statistiche (Forsa) i cristiano-democratici sarebbero crollati sotto il 20 per cento dei consensi elettorali. Se questo dato fosse confermato dall’esito delle urne fra poco più di due settimane, per il blocco conservatore si tratterebbe di una prima volta disastrosa nella storia della Germania del dopoguerra.
I Verdi continuano a galleggiare attorno al 17 per cento, mentre i liberali di FDP salgono al 13 e l’estrema destra di AfD all’11. La sinistra Die Linke è sempre al 6 per cento, ma i conservatori sono spaventati da una possibile alleanza dei due partiti di sinistra con i Verdi, che li escluderebbe dal governo dopo 16 anni. Quel che è certo è che con questi numeri sarà impossibile ricreare una qualsiasi alleanza bipartitica: né rinnovare la Große Koalition tra SPD e CDU, né un nuovo asse tra socialdemocratici (o cristiano-democratici) e Verdi.
Si va verso una coalizione a tre: oltre a quella rosso-verde-rosso (SPD, Verdi e Die Linke), le opzioni sono una grandissima coalizione (Verdi, CDU-CSU ed SPD), una coalizione semaforo (Verdi, rossi dell’SPD e gialli dell’FDP), un’alleanza “alla tedesca” (nero CDU, rosso SDP e giallo FDP), o la cosiddetta “alleanza Giamaika” (nero CDU, Verdi e giallo FDP). Per sapere quale prevarrà e con quali rapporti di forza interni, bisognerà solo aspettare di avere il quadro definitivo delle urne.