Bruxelles – Dopo la svolta ‘green’ annunciata ormai due anni fa, la Banca europea per gli investimenti (BEI) è decisa a dare seguito alla sua promessa di diventare la Banca europea del clima e ieri (primo settembre) ha istituito un Consiglio consultivo per il clima e l’ambiente per fornire consulenza sulle attività che il gruppo BEI sta svolgendo. In linea con gli obiettivi dell’accordo sul clima di Parigi, sottoscritti nel 2015 anche dall’Unione Europea.
In una nota, la BEI spiega che il nuovo organo consultivo si è riunito ieri per la prima volta e ha discusso la roadmap della Banca per il clima e in particolare le attività della BEI a sostegno dell’adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici. Il tempismo è decisivo, dal momento che la nuova policy energetica della Banca prevede lo stop a progetti energetici alimentati da combustibili fossili entro la fine del 2021. E’ Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), a presiedere il Consiglio, composto da altre nove personalità del settore tra cui Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.
“Il cambiamento climatico è una delle più grandi sfide affrontate dall’umanità in questo secolo. È un onore presiedere questo consiglio e lavorare con questo distinto gruppo di leader per consigliare il Gruppo BEI sulle sue ambizioni in materia di clima e sostenibilità”, ha dichiarato Lagarde. “Il cambiamento climatico rimane la sfida decisiva del nostro tempo e richiede una rapida risposta globale”, ha aggiunto il presidente della BEI Werner Hoyer, anticipando che il gruppo si sta preparando a dare un forte contributo alla conferenza sul clima COP26 (Conferenza sul clima delle Nazioni Unite) che si svolgerà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre. “Sono entusiasta che ora possiamo contare su un gruppo di massimi leader mondiali per aiutarci a rafforzare il nostro ruolo di banca del clima dell’UE”, ha annunciato Hoyer.