Quello che temevano l’anno scorso i tantissimi tifosi del Barcellona presenti in tutto il mondo purtroppo per loro si è verificato quest’anno: il loro capitano, nonché uno dei giocatori più forti della storia del calcio, Lionel Messi lascia a la squadra catalana dopo più di 20 anni costellati da tante vittorie, qualche sconfitta e qualche delusione.
Più o meno 12 mesi fa c’erano state tantissime polemiche e anche dei litigi tra il fuoriclasse argentino e la dirigenza catalana che poi si erano risolti con una tregua, divenuta nel tempo una nuova intesa, che non faceva certo presagire a questa dolorosa separazione.
Quest’estate il fuoriclasse argentino aveva coronato un sogno che inseguiva da tanti anni, e che era diventato quasi un cruccio, e cioè una vittoria importante con la sua nazionale. Infatti nel corso della sua carriera ha collezionato tantissime vittorie e trofei con il Barcellona e anche tanti premi personali come il Pallone d Oro, ma allo stesso tempo ha collezionato tante delusioni con la sua nazionale, ricevendo tante critiche che alcune volte lo stavano inducendo ad abbandonarla.
Ma finalmente il 10 luglio 2021 è riuscito a sfatare questo tabù vincendo la finale di Coppa America contro l’eterna rivale Brasile dove gioca il suo vecchio compagno di squadra Neymar: in quel momento nessuno tra i tanti siti scommesse avrebbe mai pensato di quotare il suo addio dal Barcellona, ma purtroppo è successo ed è stato doloroso, come testimoniano le lacrime del fuoriclasse argentino nel suo discorso di addio pronunciato in conferenza stampa.
Laporta: l’annuncio per spiegare l’addio di Messi
Il primo a comunicare la fine della storia tra Messi e Barcellona è stato il presidente della squadra catalana Laporta che ha fatto una conferenza stampa che ha scioccato i tifosi blaugrana.
Durante questo incontro con i giornalisti il presidente blaugrana ha innanzitutto lanciato delle bordate contro la vecchia dirigenza accusandola dei problemi finanziari che sta vivendo il Barcellona, che è alle prese con perdite e debiti accentuati anche dalle conseguenze provocate dalla pandemia.
Inoltre ha dichiarato che sia la società che il calciatore avrebbero voluto continuare insieme e si erano fatte promesse in tal senso ma purtroppo è subentrato un problema serio e cioè quello relativo al salary cup e al fair play finanziario.
Ci riferiamo a una serie di regole e di limiti dal punto di vista economico decise dalla federazione spagnola, la Liga, e che riguardano tutte le squadre che militano nella massima serie spagnola.
In sintesi (perchè sarebbe impossibile in questa sede spiegarlo nei minimi particolari) in Spagna ogni società deve proporre un tetto salariale e cioè un limite di spesa in base al budget che ha a disposizione.
Questo limite di spesa dovrà essere approvato dall’autorità di convalida della Liga: se non viene approvato sarà lo stesso ente di controllo a proporre una cifra di rettifica, per arrivare a un importo che vada a garantire la stabilità economica e finanziaria del club in questione.
Il Barcellona lo scorso novembre, per colpa dei problemi economici causati dal Covid 19, ha annunciato un tetto salariale in calo del 41% (oltre 274 milioni di euro) e quindi il suo salary cup era stato fissato a 382,717 milioni di euro
Ma visto che la Liga ha annunciato che da settembre le regole saranno più stringenti, il Barcellona ha effettuato solo acquisti a parametro zero e aveva preparato un contratto per Messi quinquennale.
Una durata così lunga era stata pensata per spalmare l’ingaggio altissimo di Messi, che in 5 anni avrebbe guadagnato circa 100 milioni di euro. Ma questa proposta di contratto non è stata ritenuta fattibile dalla Liga spagnola, che ha fatto intendere che non avrebbe fatto eccezioni nemmeno per Messi.
Ecco perché il presidente Laporta in conferenza stampa ha dichiarato che c’erano problemi strutturali ed economici non risolvibili e che questa decisione è stata anche presa per tutelare il club, sottolineando che la salute finanziaria della società ha la priorità rispetto a qualunque giocatore, compreso il capitano Messi.
In meno di 24 ore la foto del fuoriclasse è stata eliminata dal sito ufficiale e a questo punto Messi ha convocato una conferenza stampa per salutare i tifosi, la squadra e per spiegare il suo punto di vista sulla vicenda.
Cosa ha dichiarato Lionel Messi nella sua conferenza stampa di addio?
Dopo lo shock provocato dalle dichiarazioni di Laporta che hanno sancito la fine della lunga storia d’amore tra il Barcellona e Messi, quest’ultimo ha deciso di convocare una conferenza stampa per salutare i tifosi e per spiegare le sue ragioni.
La sera prima aveva scelto di salutare i suoi ormai ex compagni durante una cena e all’inizio dell’incontro con i giornalisti non è riuscito a trattenersi ed è scoppiato a piangere. Successivamente ha risposto alle domande e ci ha tenuto a specificare, così come aveva già detto Laporta, che avrebbe voluto rinnovare il contratto a tutti i costi ma che non è stato possibile per motivi pratici relativi ai problemi con la Liga di cui parlavamo prima.
I giornalisti tra le tante cose gli hanno chiesto, come era prevedibile, quali sono i ricordi più importanti che porterà con sé del suo percorso con la squadra catalana. La sua risposta è stata all’inizio un po’ generica perchè i momenti sono tanti: dalla tripletta al Real Madrid a 19 anni al gol meraviglioso con il Getafe oppure al gol in finale di Champions League.
Ma messo alle strette dalle domande ha rivelato che il momento più importante e significativo della sua carriera con il Barcellona è stato quello vissuto il 16 ottobre del 2004 e cioè l’esordio in prima squadra al posto di Deco negli ultimi minuti del derby con l’Espanyol. “Fu la realizzazione del mio sogno, tutto ciò che accadde dopo fu meraviglioso”
Queste le parole di Messi che non hanno bisogno di commento: la sua storia con il Barcellona si chiude con un bilancio incredibile di 35 trofei conquistati e 6 palloni d’oro.
Una dichiarazione di Maradona di un po di anni fa è molto efficace per spiegare la grandezza del campione argentino: “Il pallone gli resta incollato al piede; ho visto grandi giocatori nella mia vita, ma nessuno con un controllo di palla come quello di Messi”.