Il governo spagnolo ha annunciato l’approvazione di un piano di riforma delle pensioni in linea con gli obiettivi del Recovery Fund finanziato dall’Unione Europea. Tale piano prevede la reintroduzione di un meccanismo di rivalutazione a seconda dell’inflazione. Nel 2013, in piena epoca di austerity per la crisi finanziaria del 2008, il governo conservatore di Mariano Rajoy aveva eliminato questo automatismo. Il governo attuale ritiene invece che la riforma permetterà di concludere “il decennio di incertezza” in cui si sono trovati i pensionati spagnoli.
Sono previsti anche incentivi per chi decide di ritardare l’età di pensionamento e penalizzazioni per chi invece sceglie di anticiparla. La proposta di legge adesso andrà in parlamento, dove l’esecutivo conta di ottenere l’approvazione definitiva entro fine anno.
Pur se il piano di riforma approvato è frutto di un accordo con le parti sociali, rimangono comunque aspetti da trattare nei prossimi mesi sui quali in particolare i sindacati si attendono risposte dal governo. Tra questi, ci sono il sistema di calcolo delle pensioni future per la cosiddetta generazione dei “baby boomer” (nati tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’70) e la riforma di quello dei lavoratori autonomi.