Bruxelles – Buoni per un viaggio, per il relax, per staccare la spina e ossigenare la mente. In valigia difficilmente manca un libro, e gli europei sembrano non aver rinunciato al piacere della lettura. Il mercato sembra non conoscere crisi, visto che l’industria della carta stampata europea ha mantenuto intatto il proprio giro di affari. A distanza di dieci anni le esportazioni di titoli cartacei in ogni formato e genere letterario verso Paesi terzi ha mantenuto il suo valore, che si aggira attorno agli 1,7 miliardi di euro. Lo stesso vale per le importazioni. Nel 2020 come nel 2010 romanzi e prodotti originari da fuori l’UE e acquistati dai cittadini comunitari è rimasto stabile attorno agli 1,5 miliardi di euro.
I dati Eurostat segnano un aumento di vendite durante l’ultimo decennio, e un rallentamento negli acquisti nell’ultimo biennio. Un dato che si spiega con l’avvento dei libri in formato elettronico. Il lettore per opere in formato pdf diventa sempre più diffuso. Sono in molti a preferire l’opzione tecnologica perché su un unico dispositivo si possono conservare più libri, con tutto ciò che ne deriva per lo spazio. L’istituto di statistica europeo prende in conto solo i libri cartacei, per cui una domanda minore è stata registrata negli ultimi anni.
Rispetto al 2019 si registra nel 2020 una diminuzione del 12% per le esportazioni e del 6% per le importazioni. I principali paesi dell’UE esportatori e importatori di libri nel 2020 sono stati la Germania, che ha esportato libri per 535 milioni di euro e importato per 284 milioni di euro, la Francia, che ha esportato libri per 291 milioni di euro e importato per 220 milioni di euro, e la Spagna, che ha esportato libri per 183 milioni di euro e importato per 147 milioni di euro.
Se poi si guarda al solo mercato unico, anche qui i dati sono tutti in calo. Nel 2020, nell’UE sono stati venduti libri stampati per un valore di 4,6 miliardi di euro. Rispetto al 2008 si registra una diminuzione del 35% (giro d’affari da 7 miliardi di euro). Rispetto al 2019 si registra anche un calo del 15%, da 5,4 miliardi di euro. Il mercato conosce dunque crisi per la concorrenza del prodotto digitale. La buona notizia è che la voglia di leggere non passa mai, a casa come in vacanza.
Tanto è vero che il prezzo aumenta, segno che c’è una domanda crescente di evasione letteraria. Il prezzo dei libri in generale è aumentato del 4% da dicembre 2016 a giugno 2021, con il prezzo dei download di e-book (e dei servizi di rilegatura) in aumento del 12%. Anche il prezzo dei libri di narrativa è aumentato di quasi il 6% in questo periodo.