Bruxelles – Fiducia e ottimismo come mai prima. Il mondo delle imprese respira aria di ripresa e ripartenza vere. Così rileva l’Indicatore del sentimento economico (ESI) della Commissione europea. A luglio l’ESI è aumentato per la sesta volta consecutiva sia nell’UE (+0,9 punti) che nell’area dell’euro (+1,1 punti). Il livello attuale (118 nell’UE, 119 nell’area dell’euro) “è il più alto mai registrato (cioè dal 1985)”, sottolinea l’esecutivo comunitario. Rispetto agli ultimi mesi l’ultimo miglioramento “è stato molto più debole”, e ciò per i servizi della direzione generale per gli Affari economici suggerisce l’indicatore “si sta avvicinando al suo picco”, e che la fiducia del mondo produttivo smetterà di crescere.
Del resto alcuni comparti stanno lamentando difficoltà nel reperire materie prime indispensabili per la realizzazione dei prodotti finiti, e tra gli operatori del mercato inizia a crescere un senso di incertezza. Se a luglio il sentimento economico generale è migliorato grazie ad un aumento della fiducia nell’industria e nei servizi, un deterioramento dell’ottimismo si è registrato nel settore delle costruzioni e tra i consumatori, mentre è rimasta praticamente invariata nel commercio al dettaglio.
Nell’industria le aspettative di produzione dei manager sono rimaste praticamente invariate. Il miglioramento ESI qui deriva dagli sviluppi nelle valutazioni dei manager sull’attuale livello degli ordini complessivi e delle scorte di prodotti finiti. La fiducia del commercio al dettaglio (-0,2) è rimasta praticamente invariata. Il valore più basso mai registrato per quanto riguarda il volume delle azioni è controbilanciato dalle valutazioni più caute dei gestori sulla situazione aziendale passata e prevista. Per l’edilizia, la fiducia nel comparto diminuisce (-0,8) a causa di una combinazione di peggiorate aspettative sull’occupazione e di valutazioni invariate sul livello degli ordini.
Tra le maggiori economie dell’UE, l’ESI ha registrato un forte aumento in Francia (+4,0) e, in misura minore, in Italia (+1,7) e Spagna (+1,7). Il sentiment in Germania (+0,3) e nei Paesi Bassi (-0,3) è rimasto pressoché invariato, mentre è lievemente peggiorato in Polonia (-0,7).