Roma – La nuova Pac, i disastri ambientali che in questi giorni hanno attraversato l’Italia, il futuro di un’agricoltura sostenibile. Sono stati tre giorni intensi quelli del Commissario UE Janusz Wojciechowski che a Roma in occasione del pre summit della FAO ha tenuto diversi incontri bilaterali con le istituzioni internazionali e le autorità italiane.
Ieri il colloquio con il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli con cui ha discusso delle nuove regole della politica agricola comune, in particolare della “condizionalità sociale”, base della riforma: “Per poter accedere a forme di sostegno è fondamentale che siano rispettate anche le condizioni standard lavorative” ha detto il Commissario, richiamando anche a un nuovo sistema di controlli perché i meccanismi attuali non sono sufficienti. Garantire il rispetto dell’ambiente, il clima e il benessere animale deve essere un principio da assicurare in tutto il processo produttivo e che “va a vantaggio delle piccole e medie imprese agricole”.
Un riferimento particolare e “ringraziamento agli agricoltori italiani che con il loro particolare contributo hanno un ruolo fondamentale nel sistema alimentare e agricolo europeo”. Apporto che insieme agli altri produttori europei è stato molto importante soprattutto nel corso di oltre un anno di pandemia, garantendo l’approvvigionamento costante di cibo.
Durante la conferenza stampa Wojciechowski ha voluto anche esprimere la sua “solidarietà agli agricoltori e allevatori sardi, gravemente colpiti dagli incendi”. Un’emergenza per la quale, così come quelle recenti in Germania e nei Paesi Bassi, “l’Unione europea e la Commissione sono pronti ad attivare tutti gli strumenti di sostegno necessario”. Il tema dei sostegni è stato affrontato anche in occasione dell’incontro con la Coldiretti che ha posto con forza la questione dei danni provocati delle sempre più frequenti calamità per cui servono strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia. Nella “tre giorni romana” il commissario europeo all’agricoltura è stato in più occasioni sollecitato sul tema dell’etichettatura su cui la produzione alimentare italiana si gioca una buona parte del suo export.
Incalzato dalle organizzazioni agricole italiane che hanno chiesto con forza di intervenire sui meccanismi da bollino rosso su cui fanno pressione le multinazionali e che colpiscono la produzione nostrana, Wojciechowski non si è voluto sbilanciare. “Come Commissione consideriamo con grande attenzione la vostra posizione e dobbiamo sviluppare sistemi di etichettatura trasparenti”.
Il ministro Patuanelli, ha spiegato con soddisfazione come, nel corso di questi giorni, il Commissario abbia sostenuto in più occasioni “il valore del nostro modello produttivo fatto di piccole aziende, di imprenditori, che investono le loro giornate per custodire il territorio e regalarci prodotti di grandissima qualità ed eccellenza”.
Ma etichette a parte, c’è sintonia con il titolare dell’agricoltura nel lungo lavoro della nuova PAC. “Abbiamo lavorato negli scorsi mesi – ha concluso – assieme al Consiglio per far sì che la riforma fosse disegnata per rispondere alle esigenze degli agricoltori di tutti gli Stati membri e portare l’agricoltura in una fase nuova, in un giusto equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale”. Credo che il punto di equilibrio con molte difficoltà si sia trovato anche grazie all’ottimo lavoro della Commissione e con la mediazione condotta dal Commissario Wojciechowski”.