Bruxelles – Recovery fund, ecco i primi 80 miliardi di euro. Questa la somma che la Commissione intende reperire nel 2021 per iniziare a distribuire tra gli Stati membri le risorse necessarie per finanziare la ripresa economica dopo lo shock prodotto dalla pandemia di COVID. Dopo la conclusione dell’iter di ratifica dell’accordo sulle risorse proprie, l’esecutivo comunitario può iniziare a raccogliere sui mercati i fondi che servono, e annuncia il piano di emissioni di obbligazioni necessario.
Si tratta di un cifra indicativa, oggetto di revisione previsto in autunno, quando sarà più chiaro quale saranno le precise esigenze di finanziamento. Per questo Bruxelles prevede, oltre alle obbligazioni di lungo periodo (EU bonds) per 80 miliardi di euro, un margine di “decine di miliardi di euro” in fatture a breve scadenza (EU bills).
“Emettendo circa 80 miliardi di euro di obbligazioni a lungo termine e utilizzando ulteriori fatture a breve termine quest’anno, riusciremo a coprire le esigenze più urgenti degli Stati membri e ad avviarli verso una ripresa sostenibile e un’Europa verde, digitale e resiliente”, sottolinea un soddisfatto Johannes Hahn, commissario europeo per il Bilancio.
Ormai quasi tutti gli Stati membri dell’UE hanno presentato a Bruxelles le proposte di piani nazionali per la riprese, contenente le misure e le politiche da finanziarie attraverso i fondi europei per permettere la ripresa economica e favorire la trasformazione del sistema produttivo in senso innovativo e sostenibile.
L’obiettivo è iniziare a racimolare soldi in prestito già adesso, a giugno. L’emissione inaugurale del bond europeo è prevista entro la fine di giugno dal piano di finanziamento di NextGenerationEU. “La tempistica esatta sarà individuata tenendo conto delle condizioni di mercato e dei piani di emissione dei partner dell’UE in tutta l’UE, sia emittenti sovrani che sovranazionali”, fanno sapere a Bruxelles.
La prima operazione di prestito avverrà tramite un sindacato, ovvero attraverso un gruppo di sottoscrittori o banche il cui ruolo è quello di collocare il debito con gli investitori. Entro la fine di luglio sono previste ulteriori operazioni sindacate. La Commissione intende inoltre avviare la vendita all’asta di EU-Bills e EU-Bonds a partire da settembre 2021. Una volta istituito il sistema di vendita all’asta, la Commissione valuterà la possibilità di emettere in generale una sindacazione e un’asta al mese.
NextGenerationEU è il meccanismo europeo per la ripresa, all’interno del quale ricade il recovery fund. La Commissione dovrà finanziare l’intero meccanismo prendendo prestiti sui mercati dei capitali (750 miliardi di euro a prezzi 2018, circa 800 miliardi di euro a prezzi correnti). Questo si traduce in emissione di titoli debito europeo pari a circa 150 miliardi di euro all’anno tra la metà del 2021 e il 2026, che renderanno l’UE uno dei maggiori emittenti in euro