Bruxelles – La riforma del fisco non può più attendere, soprattutto laddove si chiede da tempo. “Soprattutto ora, mentre ci concentriamo sulla ripresa dopo la pandemia e sui massicci investimenti necessari per realizzare le transizioni verdi e digitali, ogni centesimo che entra nelle casse pubbliche conta”. Per questo motivo “una tassazione equa è più importante che mai”. Paolo Gentiloni approfitta della presentazione del nuovo Osservatorio europeo del fisco per inviare un messaggio a quei Paesi come l’Italia a cui da anni si chiedono politiche efficaci di lotta all’evasione fiscale. Il commissario per l’Economia presenterà domani le raccomandazioni specifiche per Paese, ed è probabile che ancora una volta la stretta sui furbetti comparirà nella liste dei compiti per casa. Intanto tiene il punto, anche senza citare direttamente questo o quel governo.
Ogni Stato membro però è avvisato: con il nuovo organismo appositamente dedicato non si sfuggirà più. L’Osservatorio europeo del fisco è un consorzio di accademici a cui è stato assegnato un budget di 1,2 milioni di euro attraverso il bilancio dell’UE per approfondire la ricerca sull’elusione fiscale, l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva e consigliare di conseguenza i responsabili politici dell’UE. “Sebbene finanziato dall’Unione, l’Osservatorio Fiscale sarà pienamente indipendente e confidiamo che sarà obiettivo nello svolgimento del suo lavoro”, spiega Gentiloni presentando l’iniziativa. “Contiamo su di esso per fornire una ricerca imparziale e di alta qualità, senza motivazioni politiche o politiche”, e soprattutto per produrre dati e incrociarli.
Il nuovo organismo è affidato a Gabriel Zucman, economista francese insignito nel 2018 del premio per il miglior giovane economista in Francia proprio per la sua ricerca sull’evasione e l’elusione fiscale e le loro conseguenze economiche. Sarà lui a suggerire le iniziative utili a contrastare in modo più efficace l’evasione fiscale, l’elusione fiscale e permettere una politica di tassazione più aggressiva.
In questa azione decisa a creare un ambiente più equo giocherà un ruolo anche il Parlamento europeo. L’Osservatorio nasce per iniziativa dell’Eurocamera, che già nella passata legislatura aveva avviato il ragionamento con l’allora commissario responsabile per la fiscalità, Pierre Moscovici. “La tassazione non è un questione tecnica, è una questione politica e di giustizia sociale”, ricorda Paul Tang, presidente della sottocommissione Fisco del Parlamento europeo. “L’Osservatorio fiscale farà luce su pratiche oscure di elusione fiscale“, oltre a segnare “un altro passo per fare dell’UE un hub per le discussioni internazionali sulla tassazione”. Un riferimento al dibattito sulla tassa digitale e l’intervento dei giganti del web, ancora aperto.