Bruxelles – Proteggere l’ambiente, arrestare il cambiamento climatico, raggiungere un modello di crescita sostenibile. Su questi tre pilastri si fonda l’Alleanza verde siglata oggi da UE e Giappone, nel corso Summit che si è svolto oggi (27 maggio) in modalità virtuale con il primo ministro nipponico Yoshihide Suga, in carica da settembre 2020. Bruxelles e Tokyo si impegnano a rafforzare la cooperazione per la neutralità climatica entro il 2050, la biodiversità, l’economia circolare, la crescita verde e lo sviluppo di nuove tecnologie. Si tratta della prima iniziativa bilaterale di questo tipo tra l’UE e un paese partner per affrontare il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Il Giappone, come l’UE, ha fissato come termine ultimo per raggiungere quota zero emissioni nette il 2050.
L’Unione europea e il Giappone sono partner che la pensano allo stesso modo”, ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del vertice. “Abbiamo lanciato la nostra Green Alliance per cooperare sull’azione per il clima e la transizione verde”, ha detto von der Leyen, secondo cui Bruxelles e Tokyo lavoreranno “insieme su finanza sostenibile, prezzi del carbonio ed energia pulita”. “Il nostro obiettivo comune è diventare climaticamente neutrali entro il 2050”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue. L’Alleanza prevede una cooperazione rafforzata in tema di transizione energetica, protezione ambientale, sulla regolamentazione, ricerca e sviluppo e anche sul fronte della finanza sostenibile, per la quale di recente la Commissione ha adottato il primo regolamento per la Tassonomia verde, il sistema di classificazione degli investimenti sostenibili.
“Per entrambe le parti la neutralità climatica è la strategia scelta per crescita, occupazione e competitività, con l’attenzione puntata a creare un ciclo virtuoso tra economia e ambiente”, si legge nel testo adottato. Ue e Giappone si impegnano anche a “promuovere l’innovazione nelle tecnologie verdi e puntano ad ottenere un’economia moderna e competitiva con zero emissioni, sviluppo di rinnovabili su larga scala e sicurezza energetica rinforzata”. Riaffermano, inoltre, il loro forte sostegno a un impegno sul clima anche sul fronte multilaterale, confermando i loro impegni nello storico accordo di Parigi del 2015 e proiettandosi verso un nuovo accordo globale in tema di biodiversità post-2020 da adottare alla prossima COP15 di Kunming, in Cina, in programma il prossimo ottobre,