Roma – Otto suggerimenti per plasmare il futuro telematico dell’Europa: li propone la commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera, al termine dell’esame e della discussione degli atti della Commissione europea sul futuro digitale dell’Europa e il Libro bianco sull’intelligenza artificiale.
Le comunicazioni Ue e il libro bianco mirano a promuovere la transizione digitale, nonché a favorire lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie, delle infrastrutture e delle competenze idonee ad assicurare all’UE sovranità digitale, fissando obiettivi ambiziosi e prefigurando una serie di iniziative, di carattere legislativo e non legislativo in vari settori. La Commissione europea stima in 65 miliardi di euro all’anno il fabbisogno dell’UE per le sole infrastrutture e reti digitali e calcola che riforme e investimenti a favore dell’innovazione tecnologica potrebbero generare entro il 2030 fino al 14 per cento di crescita supplementare cumulativa del PIL.
Le valutazioni della commissione di Montecitorio sono ovviamente positive, ma nel documento finale approvato, che sarà trasmesso alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al Consiglio, non mancano suggerimenti e sottolineature.
La premessa è che 1) è necessario accelerare gli investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche nell’UE, quali la fibra ottica, il 5G e il 6G, il cloud e gli strumenti per il calcolo quantistico;
2) poi c’è la questione sicurezza: “appare opportuno rafforzare le iniziative volte a sviluppare tecnologie in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, con particolare riguardo al contrasto del cybercrime in tutte le sue declinazioni;
3) poi il tema delle tutele e dei diritti: “appare indispensabile che i nuovi quadri giuridici siano allineati alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE, con particolare riguardo alla tutela della vita privata, alla protezione dei dati personali, alla non discriminazione e alla libertà di espressione e di informazione, come pure al pluralismo dei media e alla diversità culturale e ai diritti dei minori;
4) quindi l’istruzione. La commissione della Camera sottolinea che è necessario “accelerare nel piano europeo per l’istruzione digitale e assicurare priorità alle risorse che si prevede siano impiegate in investimenti nella formazione, nell’istruzione e nell’aggiornamento delle competenze digitali, favorendo l’aumento dell’offerta di corsi di laurea dedicati, l’alfabetizzazione nelle scuole, la riqualificazione professionale nelle imprese;
5) strategica poi e’ la condivisione dei dati: “la realizzazione di uno spazio comune europeo dei dati rappresenta un obiettivo strategico”;
6) lo spazio comune va di pari passo con la creazione di un mercato europeo: ” essenziale rafforzare le iniziative volte a realizzare un mercato comune dei servizi di cloud e un cloud europeo in grado di competere con gli operatori stranieri più forti nel panorama internazionale;
7) attenzione poi alla tutela giuridica: “in materia di intelligenza artificiale, appare necessario delineare un quadro giuridico in grado di affrontare le questioni connesse ai rischi che si possono verificare in caso di impiego di tale tecnologia;
8) E infine l’utilizzo dei dati e delle tecnologie : “E’ opportuno porre l’accento sull’impiego dell’intelligenza artificiale nei settori dell’economia sostenibile (trasporti, ambiente, energia), oltre che valutare il possibile ampliamento del campo di applicazione di tale tecnologia strategica a un ampio numero di settori, tra i quali il turismo e la valorizzazione dei beni culturali”.