Bruxelles – Un modello di istruzione ibrida che non si limiti a uno schermo. A luglio 2021 la Commissione europea presenterà una raccomandazione agli Stati membri per invitarli a considerare nuove forme di didattica. Non solo lezioni online, esplose con la pandemia di COVID-19, ma anche visite a risorse naturali, musei e altri luoghi della cultura, perché “la conoscenza è una cosa viva, legata alle esperienze”, come ha affermato Mariya Gabriel, commissaria europea alla Cultura, all’Istruzione e all’Innovazione.
L’iniziativa dell’esecutivo, che tuttavia non sarà vincolante per i 27 governi, sarà figlia della consultazione pubblica sulla didattica online lanciata ad aprile. “I bambini vogliono stare all’aria aperta, desiderano un luogo accogliente che combini formazione teorica e pratica”, ha riferito Gabriel ai giornalisti al termine di una riunione dei ministri dell’Istruzione. Le nuove forme di apprendimento saranno cruciali anche “nel consentire di favorire l’inclusione dei bambini più svantaggiati”, ha continuato la commissaria accennando alle finalità del Piano di Azione per l’istruzione digitale 2021-2027 lanciato da Bruxelles.
In conferenza stampa la politica bulgara ha anche annunciato l’intenzione di sviluppare un “Diploma europeo” che rappresenti l’eccellenza innovativa e internazionale dell’istruzione superiore europea. Entro la fine dell’anno inoltre la Commissione europea si farà avanti per garantire maggiore trasparenza e un più largo riconoscimento in tutta l’Unione Europea dei certificati rilasciati per brevi corsi di apprendimento e aggiornamento. Bruxelles mira a incoraggiare la formazione vita natural durante, uno degli obiettivi chiave per l’agenda sociale verso il 2030.